Anastasio vince la dodicesima edizione di X Factor e già a qualche ora dalla finale attorno al rapper campano si infiamma la discussione sulle sue posizioni politiche.
Secondo un articolo pubblicato da Noisey (la sezione che si occupa di musica di Vice), Marco Anastasio avrebbe una simpatia particolare per le idee di Matteo Salvini e, addirittura, CasaPound. Sulla sua pagina Facebook personale – attenzione, non quella official – sarebbero comparsi alcuni post (“più o meno ironici”, si legge sempre su Noisey) su notizie relative a immigrazione o a aggressioni a sfondo razzista.
A poche ore dalla finale di X Factor, in cui Anastasio risultava tra i favoriti, spunta un podcast – “L’altra faccia di Anastasio di X Factor” di Ingranaggi Podcast – di oltre sette minuti di minuziosa analisi dei profili social del rapper di Sorrento. Si passano al setaccio i post e gli status del musicista e tutto sembra portare in quella direzione: a destra.
Quindi la voce di tale Luca L. fa notare che Anastasio segue le pagine ufficiali di Matteo Salvini, come di Donald Trump e Silvio Berlusconi, ma anche del ministro della Famiglia Lorenzo Fontana e del Movimento 5 Stelle (“la cosa più a sinistra che troviamo nel suo profilo”, dice Luca L.).
Sulla pagina, l’8 ottobre scorso – fa notare la voce del podcast – compare un post di Matteo Salvini, sopra la didascalia: “La carezza di Salvini”. Chiaramente e inequivocabilmente ironico.
Ma a pesare sulla bilancia pare sia un post in cui il rapper punta il dito contro la politica francese in fatto di immigrazione: “La Francia, la grande nazione multiculturale, esempio di tolleranza per noialtri selvaggi, continua a dissanguare l’Africa costringendo le popolazioni ad emigrare, per poi fare la morale agli italiani sugli sbarchi. Questo è l’emblema della sinistra degenerata: prima ci facciamo tutti i cazzi nostri, poi, comodi nei nostri salotti, pontifichiamo e attacchiamo il popolo che è sempre ignorante e razzistah. Come detto da Benedetto XVI, prima del diritto a emigrare si dovrebbe assicurare il diritto a non emigrare”.
Per chi registra il podcast, queste parole risultano chiaramente di destra. La critica alla Francia di Emmanuel Macron cieca di fronte al problema dell’immigrazione e quella dura a una sinistra nostrana completamente latitante diventano sostegno aperto alla destra estrema.
Resta da capire se sia possibile tracciare l’orientamento politico di un personaggio solo per alcuni contenuti condivisi (sicuramente non estremisti) e per i like a pagine di soggetti collegati a quella determinata area politica.
Anche perché basta una banalissima ricerca tra le altre pagine a cui il rapper avrebbe messo like per capire che forse il ragionamento non regge: tra gli altri, compaiono personaggi del calibro di Pierfrancesco Favino e Caparezza – di certo non riconducibili all’estrema destra – ma anche la celebre pagina satirica sul vicepremier, Salveenee.
A dissipare ogni dubbio ci pensa Lettera43, che ha sentito Luciano Chirico, consulente artistico che collabora con il rapper di Sorrento dalla pubblicazione di Come Maurizio Sarri.
“Marco non ha una visione precostituita e non ha assolutamente una visione estrema, né fascista, né comunista”, ha spiegato Chirico. “Per quella che è la mia conoscenza della persona e della famiglia, non c’è niente che possa far prensare a un estremismo di qualunque tipo. Su quel profilo vedi la faccia di Salvini con le barche dietro e la didascalia che lo prende per il culo, la faccia di Trump e una scritta che lo prende per il culo”, ha continuato il consulente di Anastasio.
“Si può fare lo stesso tipo di ragionamento fatto da Noisey al contrario: si possono prendere altri cinque-sei post e dare una chiave di lettura che è esattamente opposta. A me questo dispiace perché dopo due mesi e mezzo, chiuso, senza parlare con l’esterno, adesso Marco si trova accusato di fascismo. Mi sembra un’azione deplorevole”.