La fashion blogger Chiara Ferragni era nella lista dei candidati dell’Ambrogino d’oro 2018. Tra le giovani donne italiane più conosciute, e più chiacchierate al mondo, era candidata a ricevere la più importante onorificenza della città di Milano.
L’importante riconoscimento viene assegnato ogni anno nel giorno di Sant’Ambrogio, il 7 dicembre.
A proporre il suo nome alla speciale Commissione per le civiche benemerenze, formata dall’ufficio di presidenza e dai capigruppo del consiglio comunale, è stato il capogruppo di Forza Italia Gianluca Comazzi.
“Al di là dei giudizi di valore, Ferragni è una professionista di enorme successo, con un fatturato di circa 10 milioni di dollari e un’azienda che dà lavoro a una ventina di persone e decine di consulenti”, aveva detto Comazzi.
“È stata tra i primi a comprendere le dinamiche di questa nuova epoca, in cui i social network sono entrati in modo incisivo nella vita quotidiana delle nuove generazioni”.
Beppe Sala l’anno scorso aveva invitato a rivedere i criteri di assegnazione del riconoscimento: “L’Ambrogino d’oro non serve per dare un premio a chi ha già ricevuto tanti riconoscimenti, ma ai tanti sconosciuti che fanno grande questa città”, aveva specificato.
Secondo le parole del sindaco, Chiara Ferragni non rientrerebbe nella categoria delle “sconosciute”. E a voler essere pignoli, non sarebbe neanche milanese, dal momento che è nata a Cremona. Secondo Comazzi, però, si tratta di un dettaglio che non conta, dal momento che l’influencer più nota al mondo, “a Milano ci vive e a Milano ha aperto il suo primo negozio, vicino a piazza Gae Aulenti”.
Chiara Ferragni esclusa dall’Ambrogino d’Oro 2018: ecco le motivazioni
Chiara Ferragni è stata così esclusa dalla rosa dei candidati all’Ambrogino d’Oro e, secondo quanto riporta Milano Today, la commissione del Comune che vaglia le candidature, riunitasi giovedì 15 novembre, ha bocciato la candidatura della fashion blogger.
“Non vogliamo divisioni su Chiara Ferragni, giovane madre e imprenditrice esemplare per innovazione e internazionalità” – ha commentato il capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino, Fabrizio De Pasquale.
“Pensiamo sia più positivo per la città e più nelle sue corde che il Sindaco le chieda di dare la sua disponibilità per iniziative di carattere sociale rivolte ai giovani di Milano”, ha aggiunto.
Ambrogino d’Oro 2018, la lista dei vincitori
Tra gli insigniti all’Ambrogino, ci fa sapere Milano Today, ci saranno invece il gruppo Elio e le Storie tese, gli chef stellati Massimo Bottura e Claudio Sadler, lo psicanalista e scrittore Massimo Recalcati, la deportata 85enne Anna Szörényi, nata a Fiume e sopravvissuta al campo di concentramento di Auschwitz, il ballerino di danza classica Jacopo Tissi, 23 anni stella del Bolshoi poi tornato alla Scala di Milano, la partigiana Laura Francesca Fabbri Wronowski, nipote di Giacomo Matteotti, che aderì alla Resistenza.
Marco Alloisio, responsabile di Unità Operativa Chirurgia toracica Humanitas, Alberto Mantovani, medico e immunologo, riceveranno il premio nel campo della scienza e della medicina. Per lo sport invece, a dicembre verrà premiato Alberto Fontana, ex calciatore.
Ambrogini 2018, l’elenco
1 Cavalli Sforza Luigi Luca
2 Radice Ulianova
1 Alloisio Marco
2 Bassetti Rocca Andreina
3 Bottura Massimo
4 Crivelli Filippo
5 Elio e le Storie Tese
6 Fontana Alberto
7 Mantovani Alberto
8 Polo Simona
9 Recalcati Massimo
10 Roia Fabio
11 Sadler Claudio
12 Szorenyi Arianna
13 Tissi Jacopo
14 Wronowski Francesca Laura
15 Zanè Fannj Diana
Ambrogino d’oro: che cos’è e a chi viene assegnato
In occasione di Sant’Ambrogio la città di Milano esprime la sua gratitudine a chi dedica la propria vita al bene comune. Si tratta di un premio che va agli uomini e alle donne, alle associazioni e alle organizzazioni che hanno saputo dare un contributo speciale alla città.
L’importante riconoscimento viene assegnato ogni anno nel giorno di Sant’Ambrogio, il 7 dicembre.
Ambrogino d’oro è il nome non ufficiale, con cui sono comunemente chiamate le onorificenze conferite dal comune di Milano. Il nome è ispirato a Sant’Ambrogio, patrono di Milano.
Vi sono due categorie di Ambrogini d’oro, una è la Medaglia d’oro e l’altra è l’Attestato di civica benemerenza.
Ogni anno vengono assegnati fino a un massimo di 30 medaglie d’oro e 40 attestati di benemerenza.
A scegliere i premiati è l’Ufficio di presidenza del consiglio comunale di Milano, mentre il sindaco ha diritto di veto.
Nel 1997 Dario Fo rifiutò l’Ambrogino d’oro, così come Robert De Niro nel 2004 e Elio e le Storie tese nel 2008.
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