Più di 40 persone sono morte il 16 novembre 2018 dopo che un autobus ha preso fuoco nel sud-ovest dello Stato africano dello Zimbabwe.
Almeno altri 20 passeggeri sono rimasti feriti: la maggior parte presenta gravi ustioni, secondo quanto riferito da una portavoce della polizia locale, Charity Charamba.
Le foto pubblicate su Twitter dalla Croce Rossa dello Zimbabwe mostrano i resti di un autobus incenerito.
Nel testo del tweet, gli operatori hanno specificato che le “squadre di pronto soccorso dell’organizzazione sono intervenuti a seguito di un orribile incidente verificatosi intorno a mezzanotte a 56 chilometri da Gwanda nella strada che porta verso Beitbridge, che ha coinvolto un bus diretto nel confinante Sudafrica”.
L’incidente è avvenuto nel distretto di Gwanda, nel sud del Matabeleland, a circa 550 chilometri a sud di Harare, la capitale dello Zimbabwe.
Secondo quanto riportato dai media locali, l’incendio potrebbe essere scoppiato a causa dello scoppio di una tanica di benzina che uno dei passeggeri aveva con sé.
“Al momento, sappiamo che più di 40 persone sono morte”, ha detto la portavoce Charamba a France-Presse.
La Zimbabwe Broadcasting Corporation ha pubblicato le immagini del veicolo distrutto su un’autostrada dal confine con l’Africa del Sud a Bulawayo, la seconda città dello Zimbabwe.
I casi precedenti – Il 7 novembre 2018, 47 persone sono rimaste uccise quando due autobus si sono scontrati su una strada tra Harare e la città orientale di Rusape.
Il presidente del paese, Emmerson Mnangagwa, ha promesso di migliorare la sicurezza stradale per evitare che episodi simili continuino a verificarsi con questa frequenza.
Gli incidenti stradali infatti sono comuni nello Zimbabwe, dove le strade sono piene di buche a causa di anni di sottofinanziamento e degrado, mettendo in pericolo la vita di conducenti e passeggeri.
Nel giugno del 2017, 43 persone hanno perso la vita in un incidente d’autobus nel nord del paese, su un’autostrada che porta al confinante Stato dello Zambia.