Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato il ritrovamento di una fossa comune a Izyum, da poco liberata dall’occupazione russa. Nella cittadina della regione di Kharkiv, nel nord-est del Paese, le autorità locali hanno dichiarato di aver trovato un cimitero che conteneva più di 440 corpi, con almeno una fossa comune. Un video della Associated Press mostra un cimitero le cui croci si confondono con i tronchi sottili di una fitta foresta. Su molte croci non vi è scritto un nome, ma un numero. Davanti a una fossa, l’iscrizione indica che vi sono sepolti 17 soldati ucraini. I residenti hanno confermato che i morti durante l’occupazione, durata cinque mesi, venivano sepolti nella foresta.
Secondo Serhii Bolvinov, investigatore capo della polizia della regione di Kharkiv, è “una delle più grandi sepolture di massa trovate in una città liberata”. “Sappiamo che alcuni sono stati uccisi (a colpi d’arma da fuoco), altri dal fuoco d’artiglieria, o per l’esplosione di mine”, ha proseguito. “Alcuni sono morti negli attacchi aerei. Molti corpi non sono stati ancora identificati. Quindi le cause della morte verranno stabilite dalle indagini”.
“La Russia lascia la morte ovunque”, ha detto Zelensky, che ieri ha annunciato la scoperta di una fosse comune. “Deve esserne ritenuta responsabile”, ha detto il presidente ucraino in un video su Telegram. “Il mondo deve considerare la Russia la vera responsabile di questa guerra. Faremo di tutto affinché questo accada”.
Proprio ieri Volodymyr Zelenksy si era recato nella città, in provincia di Kharkiv, diventata simbolo della controffensiva ucraina nella parte nord del fronte.
Dagli Stati Uniti continuano ad arrivare carichi di armi per potenziare le operazioni a sud dell’Ucraina. E’ stato annunciato ieri sera il pacchetto di aiuti militari da 600 milioni di dollari che include lanciamissili Himars e proiettili di artiglieria ad alta precisione.