Superando in un colpo solo le dicerie sullo stato di salute precario e su un possibile tumore, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è arrivato a ipotizzare che Vladimir Putin sia addirittura morto.
“Non capisco bene con chi parlare e di cosa. Non sono sicuro che il presidente della Russia sia proprio lui. Non capisco bene se sia vivo e chi prenda le decisioni”, ha detto il leader di Kiev in collegamento video con il World Economic Forum di Davos, aggiungendo di non comprendere nemmeno “come si possa promettere una cosa ai leader europei e il giorno dopo lanciare un’invasione su vasta scala di un Paese”: “Non capisco bene con chi abbiamo a che fare. Quando diciamo ‘colloqui di pace’, non capisco bene con chi dovremmo farli”.
Le tensioni sono particolarmente alte dopo il decesso avvenuto ieri in seguito alla caduta di un elicottero del il ministro degli Interni ucraino Denys Monastyrskyi e del suo vice Yevhen Yenin. A stretto giro è arrivata la replica del portavoce del Cremlino Dmitry Peskov in conferenza stampa.
“Il presidente russo Vladimir Putin – spiega – è vivo così come la Russia intera. E il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dovrebbe rendersene conto, rapidamente”.
“È chiaro che Zelensky preferirebbe che né Putin, né la Russia esistessero – ha aggiunto Peskov – come è chiaro che sia la Russia sia Putin rappresentano un grosso problema per l’Ucraina di oggi e per Zelensky. Prima l’Ucraina si rende conto che dovrà rinunciare a tutto ciò che è russo, meglio sarà per loro”.
Il presidente ucraino al meeting ha anche criticato il governo tedesco per le esitazioni nel mettere a disposizione i carri armati Leopard 2. Olaf Scholz ha fatto sapere che la Germania deciderà solo “con i partners”.
“Non dobbiamo dire: ‘Darò i tank solo se anche qualcun altro fuori dall’Europa darà i suoi’. Non è il mio modo di fare questo. Noi in Ucraina con questa guerra proteggiamo gli europei”, la replica di Kiev.
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