Oxfam ha lanciato un inquietante allarme sulla situazione in Yemen. Nel paese martoriato dalla guerra, le bambine di 3 anni vengono date in sposa per salvare le famiglie dalla fame. Nel paese asiatico, in guerra da 4 anni, sono circa 10 milioni le persone che vivono sull’orlo della carestia. In questi giorni a Ginevra si riunisce la conferenza dei paesi donatori.
A questo link abbiamo riassunto la drammatica storia della guerra in Yemen.
Nel governatorato di Amran, nel nord del paese, le famiglie sono arrivate a dare in sposa le figlie piccolissime, anche di 3 anni, per poter avere denaro per acquistare cibo e beni di prima necessità.
La piaga dei matrimoni precoci ha sempre interessato lo Yemen, così come altri paesi in via di sviluppo, ma la situazione sta peggiorando in maniera preoccupante.
Le bambine vengono date in sposa quando non hanno ancora compiuto 10 anni, e diventano “schiave” nella casa del marito, anche prima del matrimonio.
“Mia suocera continua a picchiarmi, e quando scappo via per tornare a casa dai miei genitori, mio padre mi picchia perché sono scappata. Non voglio essere sposata, vorrei solo tornare a scuola”, ha raccontato Hanan, una bambina di 9 anni che ha dovuto lasciare la scuola per sposarsi.
Anche la sorellina di 3 anni è stata data in sposa dai genitori, come denunciano gli operatori Oxfam.
La dote ricevuta in cambio delle proprie figlie è spesso l’unico modo per far sopravvivere la famiglia.
“Con l’andare avanti di questa guerra atroce, i mezzi a disposizione della popolazione per far fronte alla carestia di cui sono vittime, sono diventati sempre più disperati”. Sono le dure parole di Paolo Pezzati, policy advisor per le emergenze umanitarie di Oxfam Italia.
“Per poter far sopravvivere almeno una parte della propria famiglia, sono costretti a prendere decisioni che distruggeranno per sempre la vita dei loro figli. Tutto questo è disumano, eppure è la conseguenza diretta di una catastrofe provocata dall’uomo, perché all’origine di questo orrore dentro l’orrore, c’è il conflitto in corso”, continua.
La situazione della popolazione yemenita è più disperata che mai. I combattimenti proseguono, mentre mancano cibo, acqua, medicine e altri beni essenziali. La popolazione è stata costretta a fuggire in aree lontane dai combattimenti, lontano dalle proprie case, vivendo in situazioni precarie e disastrose.