Sale il numero delle vittime in Yemen dopo il raid delle forze guidate dall’Arabia Saudita contro la città di Hodeida, nell’ovest del paese.
Almeno 52 persone sono morte e altre 102 sono rimaste ferite.
“Finora abbiamo contato 52 morti e 102 feriti nel mercato e davanti all’ingresso dell’ospedale della Rivoluzione”, ha dichiarato Abdelrahman Yaral, direttore dell’Ufficio sanitario ancora controllato dai ribelli Houthi.
Il raid ha avuto luogo nella serata del 2 agosto 2018.
Inizialmente le vittime accertate erano 20 e altre 35 erano rimaste ferite, secondo quanto riferito da fonti mediche e testimoni.
A Hodeida è in corso una delle offensive più importanti dell’esercito arabo contro i ribelli Houthi.
Il comitato internazionale della Croce Rossa aveva detto su Twitter che stava inviando delle attrezzature mediche all’ospedale Al Thawra per curare 50 persone in condizioni critiche in seguito all’attacco.
L’ospedale ha fatto sapere sempre in un tweet che uno raid ha colpito il cancello principale della struttura, causando dozzine di vittime mentre l’agenzia di stampa Saba dei ribelli Houthi ha affermato che 40 persone sono rimaste uccise nel raid.
“È una scena molto dolorosa, ci sono parti di corpi intorno ai cancelli dell’ospedale”, ha detto a Reuters un testimone oculare.
Gli attacchi contro la città arrivano nel momento in cui le Nazioni Unite cercano di raggiungere un accordo di cessate il fuoco tra le parti in guerra.
I ribelli houthi dello Yemen ha detto di aver cessato unilateralmente gli attacchi nel Mar Rosso per due settimane per sostenere gli sforzi di pace.
Alcuni giorni prima l’Arabia Saudita aveva sospeso le esportazioni di petrolio attraverso un canale strategico del Mar Rosso dopo gli attacchi condotti dagli houthi alle petroliere il 25 luglio 2018.
A metà giugno, le forze armate dello Yemen sostenute dalla coalizione guidata dall’Arabia Saudita avevano ripreso il controllo dell’aeroporto della città portuale di Hodeida, in mano ai ribelli.
La città di Hodeida è uno dei luoghi chiave per garantire la sicurezza della popolazione, a rischio carestia.
Il porto di Hodeida è l’unico, tra quelli più importanti presenti in Yemen, ancora nelle mani dei ribelli houti.
Leggi l'articolo originale su TPI.it