Più di 5 milioni di bambini sono a rischio carestia nello Yemen devastato da oltre tre anni di guerra. La denuncia arriva dall’organizzazione internazionale Save the Children.
L’interruzione delle forniture attraverso il porto di Hodeida, nel Mar Rosso, potrebbe “causare una fame senza precedenti”, si legge in un rapporto della Ong diffuso mercoledì 19 settembre 2018.
“Milioni di bambini non sanno quando o come troveranno il loro prossimo pasto”, ha detto Helle Thorning-Schmidt, direttore esecutivo di Save the Children.
“In un ospedale che ho visitato nel nord dello Yemen, i bambini erano troppo deboli per piangere, i loro corpi erano esausti per la fame”, ha aggiunto.
Un precedente rapporto indicava circa 4 milioni di bambini a rischio carestia. A rendere la situazione ulteriormente difficile è l’offensiva lanciata a metà a giugno dalle forze filo-governative sul porto di Hodeida, il maggiore scalo dell’ovest dello Yemen, ma anche l’unico porto rimasto in mano ai miliziani sciiti filo-iraniani huthi, la cui caduta potrebbe determinare il crollo del fronte ribelle.
Qui, gli sfollati ammontano al momento ad almeno 336mila persone, pari a oltre la metà della popolazione dell’area urbana.
La coordinatrice delle attività umanitarie dell’Onu in Yemen, Lise Grande, ha fatto sapere che “centinaia di migliaia di vite sono in gioco a Hodeida”, mentre “la situazione è drammaticamente peggiorata negli ultimi giorni”.
Nella provincia, almeno 900mila persone sono alla “disperata ricerca di cibo”.
Secondo le Nazioni Unite, almeno 22,2 milioni di persone hanno bisogno di aiuti alimentari e 8,4 milioni sono minacciati da una grave insicurezza alimentare.
Il Paese arabo è teatro del peggior focolaio mondiale di colera, mentre la difterite è tornata in Yemen per la prima volta dal 1982.
L’Unicef ha fatto sapere che dal 2015 oltre 2.400 bambini hanno perso la vita e oltre 3.600 sono rimasti feriti a causa della guerra in Yemen, che ha provocato in tutto oltre 10mila vittime civili.
Soltanto a luglio, 21 bambini sono rimasti uccisi e altri 55 sono morti ad agosto.