Un’autobomba è esplosa ad Aden, nel sud dello Yemen, provocando la morte di almeno 15 persone domenica 5 novembre 2017. Lo riferiscono testimoni locali e forze di sicurezza locali.
L’attacco è avvenuto presso un checkpoint, proprio all’esterno del quartier generale delle forze di sicurezza, nel disretto di Khor Maksar, ad Aden.
L’autobomba è stata avvertita in tutta la città e subito sono iniziati scontri nell’area colpita, ma non è chiaro chi sia il responsabile dell’attacco e dei conseguenti disordini.
La città di Aden in Yemen è importante soprattutto per il suo porto e anche perché è la sede del governo, riconosciuto dalla comunità internazionale.
Il governo ha tradizionalmente avuto il suo quartier generale a Sanaa, capitale dello Yemen, ma da quando i ribelli sciiti Houthi ne hanno preso il controllo, nel 2015, l’esecutivo ha dovuto trasferirsi per ragioni di sicurezza.
Oltre 10mila persone sono rimaste uccise nel corso della guerra civile in Yemen da quando è iniziato il conflitto. Il presidente yemenita Abd-Rabbu Mansour Hadi è stato costretto a fuggire, rifugiandosi in Arabia Saudita.
La città di Aden è dominata da forze di sicurezza yemenite, appoggiate dagli Emirati Arabi Uniti, paese appartenente alla coalizione araba guidata dall’Arabia Saudita che nel marzo del 2015 è intervenuta in Yemen per arginare l’avanzata dei ribelli sciiti.
Nelle ultime ore, le forze aeree di difesa dell’Arabia Saudita hanno intercettato un missile balistico lanciato dallo Yemen in direzione di Riad, capitale saudita. Il missile è stato neutralizzato e non ha causato vittime o feriti.