Le forze di difesa saudite hanno abbattuto sette missili balistici lanciati dai ribelli houthi in Yemen e diretti sulla capitale saudita di Riad domenica 25 marzo 2018, secondo quanto rivelato dall’agenzia Reuters.
Tre dei missili sono stati intercettati nella zona nord-est di Riad, capitale dell’Arabia Saudita, prima della mezzanotte di domenica. Gli altri missili erano stati lanciati conto le città di Najran, Jiza e Khamis Mushait, nel sud dell’Arabia Saudita.
I frammenti del missile hanno colpito un’abitazione nella città di Riad, uccidendo un egiziano e ferendone altri due. Si tratta della prima vittima riportata nella capitale saudita dall’inizio del conflitto in Yemen, che si protrae ormai da tre anni.
L’ex presidente dello Yemen, Ali Abdullah Saleh, è stato ucciso il 4 dicembre 2017 durante gli scontri tra le milizie a lui fedeli e i suoi ex alleati sciiti filo-iraniani houthi.
“Questa azione aggressiva condotta dalle milizie houthi con il sostegno dell’Iran è la prova che il regime iraniano continua a supportare militarmente i ribelli”, ha detto il portavoce della coalizione e colonnello Turki al-Malki.
Testimoni oculari riferiscono di aver visto del fumo nel cielo e di aver udito delle esplosioni.
I mezzi di soccorso si sono riuniti vicino ad un cratere nel quartiere di al-Malqua, nel nord di Riad, per esaminare la zona.
È la terza volta in cinque mesi che la capitale saudita viene attaccata dai missili lanciati dallo Yemen. I ribelli houthi vogliono dimostrare di poter colpire Riad.
L’obiettivo dei missili Burkan H2 era l’aeroporto internazionale Re Khalid di Riad, secondo quanto riferisce l’agenzia stampa houthi SABA.
La coalizione a guida saudita che comprende i Paesi del Golfo ha lanciato l’operazione militare contro i ribelli houthi in Yemen nel marzo 2015, ma finora ha ottenuto scarsi risultati nel conflitto.
In quel periodo la milizia sciita sostenuta dall’Iran aveva conquistato Sanaa, capitale dello Yemen, e costretto il presidente a fuggire.
La rivalità regionale tra l’Arabia Saudita e l’Iran, alleato dei ribelli houthi in Yemen, rischia di inasprirsi.
Teheran continua a negare di fornire supporto alle milizie houthi.
Gli Stati Uniti affermano invece che le armi usate dai ribelli siano iraniane e accusano Teheran di violare le risoluzioni dell’ONU.
Il conflitto in Yemen ha ucciso più di 10mila persone e più di due milioni hanno abbandonato il Paese, causando una crisi umanitaria in una delle nazioni più povere della penisola araba.