In un annuncio alla tv di Stato l’ex presidente gambiano Jammeh ha annunciato che si dimetterà, dicendo che “non è necessario che una sola goccia di sangue sarà sparso”. Il presidente che ha guidato il piccolo stato africano per 22 anni non aveva riconosciuto la sconfitta alle elezioni dello scorso 1 dicembre, accusando il candidato vincente, Adama Barrow, di brogli.
Adama Barrow ha giurato come presidente dall’ambasciata del Gambia in Senegal, dove si trovava, giovedì 19 gennaio.
Le truppe di diverse nazioni dell’Africa occidentale, tra cui il Senegal, erano dispiegate al confine del Gambia, dando vari ultimatum a Jammeh, affinché facesse un passo indietro.
“Ho deciso oggi in buona coscienza di abbandonare il mantello della leadership di questa grande nazione con infinita gratitudine a tutti gambiani”, ha detto. “Prometto di fronte ad Allah e l’intera nazione che tutti i problemi che stiamo affrontando saranno risolti pacificamente”.
Poco prima dell’annuncio, il presidente mauritano Mohamed Ould Abdel Aziz aveva detto che era stato raggiunto un accordo e che Jammeh avrebbe lasciato il paese.
Jammeh aveva in un primo momento accettato la sconfitta alle elezioni, per poi però invertire la sua posizione, dicendo che non si sarebbe dimesso, accusando l’opposizione di irregolarità nel processo elettorale. Il 16 gennaio Jammeh aveva dichiarato lo stato di emergenza dicendo di voler ripetere le elezioni.