Non usa giri di parole Xi Jinping nel suo discorso di fine anno: la Cina “sarà sicuramente riunificata”, perché il ritorno di Taiwan sotto il controllo della “madrepatria è una necessità storica”. Il presidente cinese si è rivolto alla nazione esortando “tutti i cinesi su entrambe le sponde dello Stretto di Taiwan” a “essere legati da un obiettivo comune e condividere la gloria del rinnovamento della nazione cinese”, anche in vista del 75esimo anniversario della nascita della Repubblica popolare che cade proprio nel 2024.
Il 13 gennaio l’isola andrà al voto per eleggere il suo nuovo presidente e per rinnovare il parlamento. Il presidente nel suo discorso ha ricordato che “diversi conflitti proseguono nel mondo”, e ripetuto che la Cina vuole “lavorare con la comunità internazionale per il bene comune dell’umanità”. Xi ha inviato un messaggio di auguri di fine anno a Vladimir Putin, in cui il presidente cinese ha sottolineato che “di fronte a cambiamenti mai visti in un secolo e a situazioni internazionali e regionali volatili, le relazioni tra Cina e Russia hanno sempre mantenuto uno sviluppo sano e stabile e si sono mosse costantemente nella giusta direzione nel 2023”.