Peace & Love 2.0. Torna, per i nostalgici e chi non c’è mai stato, il festival di Woodstock. A 50 anni dallo storico evento che si tenne a New Work e che segnò una generazione, Live Nations e il Bethel Woods Center for the Arts hanno annunciato una nuova edizione della kermesse dal 16 al 18 agosto 2019.
Tre giorni all’insegna di musica, armonia e divertimento a Bethel Woods, in una struttura realizzata proprio sul terreno della fattoria di Max Yasgur che dal 15 al 17 agosto 1969 ospitò l’indimenticabile Woodstock.
Ma il nuovo festival, che è stato reso noto nei primi giorni del 2019, non sarà l’unico. Anche Michael Lang, uno degli organizzatori di Woodstock ’69 – aveva provato anche nel 2009 a mettere in piedi un evento ai 40 anni, ma non riuscì a trovare abbastanza denaro – è pronto a lanciare una kermesse tutta sua. Per adesso, però, non è stato comunicato dove avrà luogo e quando.
Insomma, ci sarà l’imbarazzo della scelta per gli amanti – e non solo – della cultura hippie. Ma le line-up non sono ancora state svelate. Tanti i nomi circolanti tra vecchi e nuovi. Tra i più attesi ci sarebbero il chitarrista dei Who, Pete Townshend, Carlos Santana e David Crosby con Stephen Stills e il resto del gruppo Nash & Young.
“Sarà un’edizione con performance dal vivo di artisti importanti ed emergenti in rappresentanza di molteplici generi e decenni – hanno sostenuto i promoter di Bethel – Ci saranno conferenze in stile TED di esperti di futuro e retro-tech”.
In attesa di scoprire se sarà una versione “d’oro” come quella del 1969, moltissime persone – anche loro ribelli al sistema? – hanno già prenotato motel e bed&breakfast nella contea di Sullivan. Le strutture, infatti, sono tutte esaurite.
La speranza è di rivedere artisti dal calibro di Joe Cocker, Joan Baez e Jimi Hendrix. Allora ci furono più di 500mila persone a seguirli. Con loro i messaggi di amore, fratellanza e speranza per il futuro.
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