Sospesi tutti i voli da e per la Moldavia: la compagnia aerea low cost Wizz Air interromperà la tratta per Chisinau dal 14 marzo, preoccupata per la sicurezza dello spazio aereo al di sopra del Paese a Est dell’Ucraina.
Lo scorso 10 febbraio un missile russo ha sconfinato, nel giorno in cui la premier Natalia Gavrilita dava le dimissioni. Così come accaduto a dicembre con un razzo il cui lancio era stato ordinato da Mosca.
Le tensioni nel Paese sono state acuite dalla revoca del decreto sulla sovranità della Moldavia da parte di Vladimir Putin, al contempo sono mesi che il Cremlino alimenta le proteste contro il governo locale, europeista, in particolare soffiando sul vento separatista nella regione filorussa della Transnistria, il lembo di terra ad Est del fiume Nistro che la Russia ha cercato di collegare con i propri confini provando a conquistare tutta la fascia a sud dell’Ucraina che affaccia sul Mar Nero.
Diversi analisti ritengono che il piccolo Stato, che dalla scorsa estate è ufficialmente candidato ad entrare nell’Unione Europea, potrebbe essere invaso dalle truppe russe in una manovra di accerchiamento dell’Ucraina.
La decisioni di Wizz Air è stata criticata dall’aviazione civile moldava, ma la compagnia aerea ha replicato: “La sicurezza dei passeggeri e del personale rimangono la nostra priorità. In seguito ai recenti sviluppi in Moldavia e l’alto ma non immediato rischio nello spazio aereo del Paese, è stata presa la difficile ma responsabile decisione di sospendere tutti i voli verso Chisinau a partire dal 14 marzo”.
A parziale compensazione del taglio dei viaggi, Wizz Air incrementerà i voli sulla tratta verso la città romea di Iasi, vicina al confine moldavo.