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    Von der Leyen fa marcia indietro, ritirata la proposta sui pesticidi: “Gli agricoltori vanno ascoltati”

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 6 Feb. 2024 alle 13:35 Aggiornato il 6 Feb. 2024 alle 13:44

    Von der Leyen fa marcia indietro, ritirata la proposta sui pesticidi: “Gli agricoltori vanno ascoltati”

    Marcia indietro di Ursula von der Leyen. Dopo le proteste degli agricoltori in tutta Europa, la presidente della commissione europea ha annunciato il ritiro della proposta di regolamento che mira a dimezzare l’uso dei pesticidi.

    “I nostri agricoltori meritano di essere ascoltati. So che sono preoccupati per il futuro dell’agricoltura e per il loro futuro. Ma sanno anche che l’agricoltura deve passare a un modello di produzione più sostenibile, in modo che le loro aziende rimangano redditizie negli anni a venire”, ha detto von der Leyen al parlamento europeo, annunciando che proporrà al collegio dei commissari “il ritiro” della proposta legislativa sui pesticidi diventata “un simbolo di polarizzazione”. L’ex ministra tedesca della Difesa ha sottolineato che in futuro sarà fatta “una nuova proposta, più matura”.

    “La proposta è stata rigettata dall’eurocamera, e non ci sono progressi neanche in consiglio”, ha spiegato. nel suo intervento, von der Leyen si è soffermata a lungo, nel suo intervento, sulla protesta degli agricoltori, che oggi è arrivata a Strasburgo. Circa un centinaio di trattori hanno bloccato l’ingresso del parlamento europeo mentre in aula era in corso il dibattito sulle conclusioni dell’ultimo vertice Ue alla presenza di von der Leyen e anche del presidente del consiglio europeo, Charles Michel. La polizia è intervenuta alzando delle barriere mobili per contenere la protesta. Alcune centinaia di manifestanti si sono radunate di fronte all’ingesso principale, bloccando la circolazione di auto e mezzi pubblici.

    “Molti di loro si sentono messi all’angolo”, ha detto oggi von der Leyen. “Gli agricoltori sono i primi a risentire degli effetti del cambiamento climatico. Siccità e inondazioni hanno distrutto raccolti e minacciato il bestiame. Gli agricoltori risentono dell’impatto della guerra di Russia, l’inflazione, l’aumento del costo dell’energia e dei fertilizzanti. Ciononostante, lavorano duramente ogni giorno per produrre il cibo di qualità che mangiamo. Per questo, dobbiamo loro apprezzamento, ringraziamento e rispetto”, ha affermato.

    “Abbiamo bisogno di analizzare insieme la situazione, condividere idee e sviluppare scenari per il futuro. Dobbiamo andare oltre un dibattito polarizzato e creare fiducia. La fiducia è la base fondamentale per soluzioni praticabili. La posta in gioco è alta per tutti noi. Il nostro sistema di produzione alimentare è unico”, ha proseguito.

    “Gli agricoltori hanno bisogno di una motivazione commerciale valida per le misure di tutela della natura e forse noi non l’abbiamo fatta in modo convincente. Di un vero e proprio incentivo che vada oltre la semplice perdita di resa. I sussidi pubblici possono fornire tali incentivi”, ha aggiunto von der Leyen, che ha lanciato l’idea di “un’etichettatura premium, ad esempio in collaborazione con i rivenditori e i produttori”.

    “Il terreno fertile è sempre stato la base del sostentamento di un agricoltore. Ma dal 60 al 70 per cento dei suoli in Europa è ora in cattive condizioni. Possiamo invertire queste tendenze. E molti agricoltori lo stanno facendo. Ma dobbiamo fare di più”, ha sottolineato la presidente della commissione Ue, aggiungendo: “la conservazione della natura può avere successo solo attraverso un approccio dal basso verso l’alto e basato sugli incentivi. Perché solo se i nostri agricoltori potranno vivere della terra, investiranno nel futuro”.

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