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    Von der Leyen: “Dopo il Covid, non sarà tutto finito. L’Europa si prepari a un’era delle pandemie”

    La presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen. Credit: EPA/JOHANNA GERON
    Di Anna Ditta
    Pubblicato il 1 Mar. 2021 alle 09:40

    L’Europa deve preparare le proprie strutture sanitare ad affrontare “un’era delle pandemie“. A dirlo, in un’intervista al Financial Times è la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, che sottolinea come la fine della pandemia di Covid-19 non basterà a considerare superato ogni rischio. La leader europea riconosce il momento difficile che l’Ue sta vivendo per le mancate consegne dei vaccini anti Covid, e chiede un piano per una risposta rapida europea alle minacce sanitarie.

    “L’Europa è determinata a rafforzare la propria capacità di produrre vaccini”, ha sottolineato von der Leyen. “Stiamo entrando in un’era delle pandemie. Se si guarda a quanto è accaduto negli ultimi anni, con l’Hiv, Ebola, Mers e Sars, quelle erano epidemie che potevano essere contenute, ma non possiamo pensare che sia tutto finito una volta superato il Covid-19. Il rischio resta”.

    Il mese scorso, ricorda il quotidiano economico britannico, la presidente della commissione Ue ha presentato un piano per la biodifesa chiamato Hera Incubator, che punta a unire ricercatori, aziende biotech, produttori e autorità pubbliche per monitorare emergenze sanitarie e lavorare in tempi brevi sui vaccini, sul modello del Biomedical Advanced Research and Development Authority (Barda) americano.

    Guardando al secondo trimestre, von der Leyen ha sottolineato che entrerà in vigore un secondo contratto dell’Ue con BioNTech/Pfizer per il vaccino, insieme all’arrivo del farmaco di Johnson & Johnson, che dovrebbe essere autorizzato l’11 marzo dall’Ema. Sulle consegne promesse di AstraZeneca, la presidente dichiara: “Bisognerà vedere i fatti. È positivo che consegnino anche dal resto del mondo, ma devono onorare il loro contratto e noi vogliamo la parte che ci spetta”.

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