Il pilota e la compagnia aerea del volo precipitato in Colombia il 28 novembre 2016, a bordo del quale si trovavano anche alcuni giocatori della squadra brasiliana Chapecoense, sono stati ritenuti direttamente responsabili da un’inchiesta delle autorità boliviane, secondo quanto riferito da un funzionario locale. L’incidente aereo è costato la vita a 71 persone, inclusi 19 calciatori del team brasiliano.
Il voto era operato dalla compagnia boliviana LaMia e solo sei persone sono sopravvissute allo schianto. Una registrazione audio del pilota ha evidenziato che l’aereo era senza carburante quando è precipitato.
Il pilota Miguel Quiroga, morto nell’incidente, era un co-proprietario della linea aerea. Nella registrazione degli attimi prima dello schianto la sua voce dice che il volo si trova in “avaria elettrica totale” e “senza carburante”, ma il pilota non ha proceduto a fare una formale chiamata d’emergenza.
L’amministratore delegato di LaMia, Gustavo Vargas Gamboa, e suo figlio, in precedenza funzionario dell’autorità d’aviazione boliviana, sono attualmente imputati nel processo e negano di aver commesso illeciti.
Parallelamente all’indagine boliviana c’è anche un filone d’inchiesta che prosegue in Colombia e che mira a chiarire le eventuali responsabilità dell’accaduto.