I funzionari governativi svedesi hanno annunciato l’invio di volantini contenenti le istruzioni su come comportarsi in caso dello scoppio di una guerra, a 4 milioni e 700mila famiglie.
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All’interno degli opuscoli verrà inoltre spiegato come agire di fronte ad attacchi terroristici, anche informatici e a eventuali disastri naturali.
La scelta del governo svedese giunge in seguito alla crescente preoccupazione per le azioni militari intraprese negli ultimi tempi dalla Russia, unite all’allerta terroristica e alla diffusione di “fake news” tramite internet.
Simili provvedimenti erano stati presi durante la seconda guerra mondiale ed erano terminati negli anni Ottanta del secolo scorso.
“C’è una minaccia significativamente più complessa a causa dei cambiamenti climatici, degli attacchi terroristici, di pandemie e della manipolazione delle informazioni: le persone hanno bisogno di imparare e sapere come affrontarle”, ha detto Christina Andersson, dell’agenzia svedese per le contingenze civili, al giornale Aftonbladet.
Negli ultimi anni, la Svezia ha aumentato le sue spese militari, soprattutto alla luce del ruolo della Russia nel conflitto in Ucraina, reintroducendo la leva militare.
Nel 2016, il governo ha spostato un contingente militare sull’isola di Gotland, a seguito delle crescenti preoccupazioni per le esercitazioni militari di Mosca.
Si sta inoltre discutendo di un eventuale avvicinamento all’alleanza militare della Nato, con l governo guidato dai socialdemocratici che ha firmato un accordo di cooperazione per permettere alle truppe del patto atlantico di operare più facilmente nel paese nel caso di un conflitto armato.
Inoltre, il terrorismo rimane in cima all’agenda dopo che la capitale Stoccolma è stata colpita da un attacco da parte di un camion nell’aprile 2017, che ha ucciso cinque persone.
La versione aggiornata di “If the War Comes” sarà distribuita alle famiglie svedesi a partire da maggio.