Due americani di origine vietnamita sono stati condannati da una corte vietnamita a 14 anni di carcere per aver messo in atto “un tentativo di rovesciare lo Stato”.
Secondo l’accusa, James Nguyen e Angle Phan, questi i loro nomi, avevano pianificato di inserirsi nelle frequenze radio e trasmettere messaggi contro il governo.
I due, secondo quanto riferito, fanno parte dell’organizzazione denominata “Governo provvisorio del Vietnam” basata in California, definita “terrorista” a gennaio scorso dalle autorità del paese asiatico dopo che 15 dei suoi membri erano stati accusati di un presunto complotto fallito per far saltare in aria l’aeroporto di Ho Chi Minh City.
Il processo contro di loro, imputati insieme con altri 10 membri del gruppo, è durato due giorni.
Secondo quanto riporta il Guardian, l’ambasciata americana in Vietnam, si è limitata ad affermare che sta “monitorando l’assistenza fornita a Nguyen”, mentre per quel che riguarda Phan il portavoce della rappresentanza diplomatica si è detto non autorizzato a parlare.
Secondo l’agenzia di stampa statale, il giudice ha affermato che gli atti dell’imputato erano “particolarmente gravi, violando la sicurezza nazionale, sabotando la stabilità e lo sviluppo del paese, causando instabilità nell’ordine politico e sociale e andando contro gli interessi dello stato”.
Condanne che stanno facendo molto rumore nel paese asiatico che negli ultimi mesi ha spesso preso di mira blogger, attivisti e chiunque stia promuovendo messaggi anti-governativi.
Lo scorso mese, ad esempio, durante una manifestazione contro la crescente influenza cinese sul paese, il governo ha arrestato decine di persone.