Ritorno al futuro:
una delle saghe cinematografiche più amate di sempre, che tra il 1985 e il 1990
produsse tre film ormai considerati classici grazie all’interpretazione di
Michael J. Fox nel ruolo di Marty McFly e all’intrigante idea del viaggio nel
tempo alla base della trama.
In particolare, nella seconda pellicola, Ritorno al futuro – Parte II, del 1989,
il giovane che nel primo film aveva avuto modo di viaggiare dal 1985 (il suo
presente) al 1955, modificando così gli avvenimenti precedenti alla sua
nascita, si trova a fare i conti con un presente alternativo da incubo, in cui
i suoi cari hanno fatto una pessima fine e il suo più grande nemico è diventato
un uomo potentissimo.
Biff Tannen, questo il suo nome, non era che un giovane
bullo nel 1955, ma nel 1985 “alternativo” è un milionario che ha fatto fortuna
grazie al gioco d’azzardo, attraverso l’utilizzo di un almanacco rubato nel
futuro per conoscere in anticipo le più grandi vittorie sportive.
Quando Marty McFly si ritrova in questa realtà distopica, la
sua città, Hill Valley, da ridente borgo si è trasformata in un panorama
apocalittico di mendicanti, gang criminali e sporcizia, su cui svetta enorme un
grattacielo innalzato da Biff per autocelebrarsi.
(Di seguito una clip tratta dal film. L’articolo continua in basso)
Lo sceneggiatore Bob Gale, che insieme a Robert Zemeckis
scrisse il film, ha fatto recentemente presente che il personaggio di Biff
nella sua versione milionario era palesemente ispirato a Donald Trump, al quale
assomigliava per i capelli biondi e lo stile appariscente, oltre a suggerire
implicitamente un giudizio negativo sul magnate per lo stato di distruzione in
cui il suo emulo aveva portato la città.
Per sottolineare ancora di più la somiglianza con Trump, un
utente di YouTube, James Montalbano, ha realizzato un montaggio video in cui le
immagini televisive che nel film mostravano l’ascesa di Biff a celebrità sono
sostituite da quelle del nuovo presidente degli Stati Uniti. Eccolo: