Due uomini sono stati arrestati in Sudafrica a causa di un video diventato virale in rete in cui chiudevano un uomo di colore in una bara. In tribunale dovranno rispondere all’accusa di “rapimento e aggressione aggravata dall’intenzione di causare gravi lesioni personali”.
Nel video di una ventina di secondi, ancora visualizzabile su Youtube come riportato dal sito sudafricano eNCA, si vede un uomo bianco che chiude un ragazzo di colore all’interno di una bara, minacciando di dargli fuoco con della benzina.
La vittima tenta di opporre resistenza e a un certo punto, quando l’aggressore prova a chiudere la bara, lo si sente urlare terrorizzato, mentre l’altro uomo che riprende la scena lo minaccia dicendogli di volerlo chiudere nella bara insieme a un serpente.
Non è ancora chiaro cosa sia accaduto al termine della registrazione, ma il video ha scatenato un’ondata di indignazione in tutto il Sudafrica, che nella sua storia recente ha un passato di sopraffazione e discriminazione da parte dei coloni bianchi nei confronti della popolazione di colore.
“Questa umiliazione non si basa altro che sul colore della pelle e dunque rappresenta un’offesa a tutte le persone di colore”, ha commentato il partito di opposizione sudafricano Economic Freedom Fighters.
Il caso ha aperto vecchie ferite in Sudafrica e molti si domandano se nel paese il razzismo sia stato davvero scongiurato dopo le lotte degli anni Ottanta o se rappresenti ancora un serio problema da affrontare e combattere.
Nel gennaio del 2016 la Commissione per i diritti umani del Sudafrica ha ricevuto 160 denunce di casi di razzismo, il numero più alto negli ultimi venti anni.
L’aumento delle segnalazioni è stato giustificato dalla Commissione dal fatto che, grazie alle denunce dei media e alla maggiore educazione dei cittadini sui loro diritti, un numero sempre maggiore di persone decide di rivolgersi alle autorità.
(Il video dell’episodio di razzismo incriminato)