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    Il ritorno delle Pussy Riot con un video-inno alla vagina

    Il gruppo punk russo è tornato con un nuovo singolo, "Straight Outta Vagina", che celebra esplicitamente l’organo sessuale femminile e per estensione le donne

    Di TPI
    Pubblicato il 26 Ott. 2016 alle 15:29 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 20:08

    Le Pussy Riot, gruppo punk russo, sono tornate con un
    nuovo singolo e un nuovo video, Straight
    Outta Vagina
    , che, nella tradizione femminista del collettivo, celebra
    esplicitamente l’organo sessuale femminile e per estensione le donne e la
    rivendicazione del loro potere.

    Il gruppo era in passato salito agli onori della cronaca perché
    nel 2012 tre delle sue rappresentanti erano state incarcerate per oltre un anno
    dopo che una manifestazione anti-Putin in una chiesa di Mosca aveva suscitato
    le ire del presidente russo e il contemporaneo sostegno di molti esponenti
    dello spettacolo in Occidente.

    Il nuovo singolo, che vede la collaborazione di Desi Mo e
    Leikeli47, è stato diffuso martedì 25 ottobre. Diretto da Phillip Lopez, include diversi scenari e coreografie aventi come protagoniste un gruppo di donne
    intente a “convertire” una bambina al girl
    power
    .

    Il testo sembra amplificare il messaggio di celebrazione
    della vagina, con frasi come “La vagina vincerà la gara” e “Io
    porto la mia vagina come un distintivo d’onore”.

    In un messaggio di accompagnamento al video, le Pussy Riot
    hanno scritto: “Le donne sono state schiave del mondo per secoli. Le donne
    hanno ottenuto il diritto di voto meno di cento anni fa. Russia (1917), Stati
    Uniti (1919), Svizzera (1971). Siamo ancora in procinto di costruire altri
    ruoli, norme e un’etica per le proprietarie di vagine”.

    Il gruppo ha anche fatto riferimento a Donald Trump,
    specificando: “E la proprietaria della vagina non è una stupida narcisista
    scimmia arancione che dice di poter afferrare le donne per la f**a. La
    proprietaria della vagina è una donna. Che porta la sua vagina come un distintivo
    d’onore. La f**a è il nuovo ca**o, signore”.

    La cantante Nadya Tolokonnikova ha dichiarato al riguardo: “Questa
    canzone potrebbe essere considerata una risposta a Trump. Ma credo che l’idea
    di una sessualità femminile potente sia molto più grande di qualsiasi megalomane
    populista… La vagina è più grande di Trump”.

    Di seguito il testo della canzone e il video:

    “Does your vagina have a brand/Let your vagina start a band

    If your vagina lands in prison/Then the world is gonna listen

    My vagina is tough and dangerous/Shaking at the major labels

    Vagina gonna take the stage/Cuz vagina’s got a lot to say

    Don’t play stupid/Don’t play dumb/Vagina’s where you’re really from

    (Where you from?)

    Vagina gonna win the race/Vagina gonna play in space

    Vagina gonna top the charts/Vaginas fill your shopping carts

    Vaginas in the art museum/And people buying tickets just to see ‘em

    Put your pussy on a diet/Then paparazzi gonna start a riot

    Don’t play stupid/Don’t play dumb/Vagina’s where you’re really from

    (Where you from?)

    We got pussy for days/Back up, pussy don’t play?

    First they come and then they stay

    You gon’ always gonna find it when you need it/You gone’ always come back and repeat it

    Oh, cuz you know where home is/Go down like you know what dome is

    Woah now man I’m losin focus/Va jay jay on hocus pocus

    Don’t act like you don’t notice/Girls run it like U.S. Open

    Throw a fit right now (right now)/Put up a fist right now (right now)

    Cuz you the shit right now (right now)/Probably acting like a bitch right now

    My pussy my pussy/Is sweet just like a cookie

    It goes to work/It makes the beats

    It’s CEO, no rookie/From senator to bookie/We run this shit, go lookie

    You can turn any page, any race, any age/From Russia to the States/We tearing up the place

    I rip shit like Sinead O’Connor/I wear my vag as a badge of honor

    I take pride in the way we rise/One love to Maya Angelou, the 8th world wonder

    How we do it all sometimes I wonder/I could play nice so I can bring that thunder

    So sad I gotta end right here/But this vagina gotta go make them numbers

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