Il 13 marzo 2016 diciotto persone sono state uccise in Costa d’Avorio da un commando di uomini armati, affiliati al gruppo al-Qaeda nel Maghreb islamico (Aqmi), che hanno attaccato un resort turistico sulla spiaggia di Grand-Bassam.
Dieci giorni dopo l’attentato un gruppo di famosi musicisti ivoriani, conosciuti con il nome di Collectif Bassam, si è riunito sulla stessa spiaggia presa d’assalto dai miliziani, sfidando il terrore e il fondamentalismo a colpi di note musicali.
Il gruppo ha anche realizzato un video – “Meme pas peur” ; “Noi non abbiamo paura”, “Non siamo spaventati” – in cui sono ritratte decine di persone che cantano e ballano, mentre sullo sfondo s’intravede l’oceano e un cielo limpido.
Un modo per affermare la gioia di vivere a dispetto dell’ideologia di morte idolatrata dall’Isis, e per dire al mondo che la Costa d’Avorio è stata ferita, ma non abbattuta ed è pronta a resistere e reagire.
Un tempo la Costa d’Avorio era considerata un’oasi di pace tra le nazioni dell’Africa occidentale, ma un decennio d’instabilità politica ha fatto precipitare il paese in una sanguinosa guerra civile, scoppiata nel 2010 in seguito alle elezioni contestate che diedero vita a una serie di rivolte tra le varie fazioni rivali, durate 5 mesi, che provocarono 3.000 morti.
(Qui sotto il video del Collectif Bassam)