La voce del cronista John Irvine è tranquilla mentre descrive le scene che si svolgono attorno al veicolo sul quale viaggia, quasi come se non si trovasse davvero sul fronte dell’offensiva finale lanciata dalle truppe irachene e curde per espellere l’Isis dalla sua capitale in Iraq, Mosul.
Si tratta di una battaglia attesa da quando, nel 2014, il sedicente Stato islamico ha espanso notevolmente il proprio controllo nel territorio iracheno e siriano, diventando uno dei maggiori incubi non solo del Medio Oriente, dove ha instaurato il suo tetro califfato, ma dell’intero pianeta.
L’offensiva è cominciata ormai da una settimana, lo scorso lunedì 17 ottobre, e prosegue rapidamente ma con cautela.
Una troupe della rete britannica ITV News ha viaggiato al seguito delle forze speciali dell’esercito iracheno, per riprendere da vicino una campagna che è stata preparata a lungo e che, nonostante la forte disparità delle forze in campo – l’esercito iracheno, i peshmerga curdi e le milizie delle tribù sunnite (con il supporto logistico e aereo della coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti) contro poche migliaia di jihadisti – promette di essere piena di incognite.
Durante l’avvicinamento alla roccaforte dell’Isis in Iraq, il convoglio è stato attaccato prima da alcuni cecchini del sedicente Stato islamico, che sono riusciti a colpire ripetutamente i veicoli prima di venir messi fuori gioco dall’intervento aereo degli elicotteri, poi da quattro attentatori suicidi a bordo di automobili imbottite di esplosivo.
“Mosul è ancora a qualche giorno di distanza dalle truppe irachene”, dice Irvine. “Ma più si avvicinano, più la lotta si farà dura”.
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(Qui sotto il video girato dalla troupe del corrispondente di ITV News John Irvine)