“A nessuno importa di noi”. In un video diventato virale su Twitter, una ragazza afghana sfoga la propria disperazione per il futuro delle donne in Afghanistan dopo il ritorno al potere dei talebani.
“Spariremo dalla storia”, afferma la ragazza in lacrime nel video pubblicato dalla giornalista e attivista iraniana Masih Alinejad, dopo aver detto che “non contiamo perché siamo nate in Afghanistan”.
Il ritorno al potere dei talebani, che hanno approfittato del ritiro delle forze statunitensi e del collasso delle forze governative addestrate e rifornite dai paesi occidentali, è arrivato al termine di una guerra durata 20 anni, lanciata dalla coalizione guidata dagli Stati Uniti per rimuovere il movimento islamista, che già aveva governato il paese per cinque anni fino al 2001. Il cosiddetto “Emirato islamico dell’Afghanistan” aveva imposto leggi estremamente restrittive in particolare per i diritti di donne e minoranze, sulla base di un’interpretazione intransigente dell’Islam sunnita.
Nelle città che i talebani hanno conquistato nelle ultime settimane è già stata segnalata l’imposizione di nuove restrizioni sulle donne. In diversi casi i miliziani hanno allontanato donne dagli uffici in cui lavoravano e hanno obbligato le donne a coprire il proprio volto. Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, a luglio nella provincia di Takhar, i talebani hanno chiesto di far sposare tutte le donne dai 15 ai 40 anni ai combattenti.