A fine 2017, le telecamere di sorveglianza in un vicolo di Qena, in Egitto, catturano la scena di una giovane donna che percuote il suo assalitore e gli impedisce di fuggire. Oggi il video ha fatto il giro del web, specialmente nei paesi di lingua araba.
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Rania F., ventenne egiziana, era stata palpeggiata in pubblico, e ha deciso di reagire violentemente, per assicurarsi che l’uomo venisse arrestato e processato per le sue azioni.
Nel video la si vede rincorrere l’assalitore e percuoterlo con la borsa e le braccia, chiedendo infine l’aiuto dei passanti per fermarne la fuga e consegnarlo alle forze dell’ordine.
Secondo il giornale online Masrawy, la giovane ha portato avanti la causa nonostante le numerose minacce ricevute, e l’uomo è infine stato condannato in primo grado a tre anni di reclusione per molestie sessuali.
La notizia della condanna è stata accolta con entusiasmo da centinaia di attiviste egiziane, che hanno festeggiato il verdetto storico, uno dei primi per molestie sessuali ad essere emessi nella regione, nonostante il problema sia ampiamente diffuso.
Secondo un rapporto del 2013 dell’Ente delle Nazioni Unite per la parità di genere e l’empowement delle donne, infatti, più del il 99 per cento delle donne egiziane ha subito una qualche forma di molestia sessuale, trattandosi nel 95 per cento dei casi di molestie fisiche.
È ancora molto raro che le vittime denuncino, ma qualcosa sembra stare cambiando. Il video della reazione all’assalto è infatti stato condiviso migliaia di volte, accompagnato da commenti di supporto e incitazione per la donna.
Ecco le immagini: