Gavin Long, l’uomo identificato come l’assassino dei tre agenti di polizia a Baton Rouge in Louisiana domenica 17 luglio, ucciso dalla polizia durante lo scontro a fuoco, prima di compiere l’attacco aveva registrato un video in cui accusava la polizia per le violenze e incitava la comunità afroamericana a insorgere e “rispondere al fuoco”.
L’assalitore era un afroamericano di 29 anni di Kansas City, in Missouri, ed è emerso che fosse molto attivo sui social network, dove scriveva e postava video con lo pseudonimo di Cosmo Seteperna.
In un video postato il 10 luglio scorso afferma di non appartenere a nessun gruppo ma di essere “affiliato allo spirito di giustizia”, di “aver preso la sua decisione autonomamente” e di essere consapevole di “tutte le conseguenze” della sua azione.
Di fronte alla telecamera, l’assalitore sostiene che la violenza è l’unica strada percorribile: “Sappiamo cosa dobbiamo ottenere e l’unico modo è rispondere al fuoco o danneggiarli economicamente perché queste sono le uniche cose che capiscono: sangue e soldi, sangue e soldi”.
In un altro post pubblicato su Twitter, scriveva: “La violenza non è LA risposta (è una risposta), ma fino a quando non insorgeremo prima che il nostro popolo diventi come i nativi americani… ESTINTO?”.
Nel frattempo sono emersi nuovi dettagli sull’assalitore. Gavin Long era stato dall’agosto del 2005 fino ad agosto 2010 un marine. Aveva combattuto in Iraq dal giugno del 2008 al gennaio del 2009, prima di lasciare il corpo con tutti gli onori nel 2010. Il giorno in cui ha compiuto l’attacco era il suo compleanno.
Il video