Il tour operator propone viaggio in Russia con vaccino Sputnik incluso
Dopo i viaggi di politici, uomini d’affari e vip verso gli Emirati Arabi per ricevere gratuitamente dosi di vaccino anti-Covid, arriva la proposta di aprire un nuovo turismo vaccinale in Russia. Per tutti coloro che non godono di buone relazioni con gli sceicchi, potrebbe esserci un altro modo per ottenere il prezioso siero prima dei tempi previsti (a pagamento): l’Eurasian Travel di Bologna ha proposto di creare un pacchetto completo di viaggio per la Russia, andata e ritorno, vaccino Sputnik incluso.
“Siamo un piccolo tour operator di Bologna – dice in un’intervista all’Adnkronos/Labitalia Pietro Di Febo, direttore dell’Eurasian Travel, specializzato per viaggi in Russia e in Cina-. Dalla fine dello scorso anno, abbiamo avuto decine e decine di richieste per potersi vaccinare in Russia. Non ci siamo mai occupati di turismo medicale, anche se è un settore molto forte: c’è gente che si muove per rifarsi i denti, i capelli e cure estetiche in generale”.
Vacanza in Russia con vaccino Covid: quanto costa
“I costi – sottolinea – sono relativamente accessibili perché, come in Italia anche in Russia, i prezzi degli alberghi sono crollati: un hotel a 5 stelle che un anno fa a Mosca si comprava a 300 euro a notte ora viene a costare 60 massimo 80 euro. Si parte dai 1.700 euro a salire, volo escluso che va ad incidere per 300 massimo 400 euro. Abbiamo però anche richieste di vedere il Sud della Russia, in questi caso offriamo pacchetti molto complessi che costano 8.000-9.000 euro a persona“.
“Dal punto di vista imprenditoriale – ammette Di Febo – questo tipo di viaggi va sfruttato nei prossimi 3-4 mesi al massimo. Si parte da metà-fine aprile. Noi siamo un tour operator ormai fermo da un anno perché le frontiere sono completamente chiuse e, quindi, siamo pronti a partire. Abbiamo già i contratti con gli alberghi in Russia, i servizi di trasporto e con le cliniche, stiamo mettendo a punto gli aspetti sulle motivazioni di ingresso, cioè come gestire i passeggeri che escono ed entrano in Italia”.
“Abbiamo previsto – spiega – una proposta che comprende Mosca e San Pietroburgo, un’altra Mosca e l’Anello d’oro con le città che sono attorno alla capitale. C’è poi una forma un po’ più leggera economicamente in cui ci sono i primi 3-4 giorni dove si ha il check up medico e tutto quanto richiesto dalla clinica russa, poi si lascia libero il cliente durante le tre settimane e mezzo di organizzarsi in maniera autonoma, e per fare il richiamo del vaccino gli ultimi 3-4 giorni con tutti i dovuti controlli medici ante e post vaccino”.
“Vista la forte richiesta di partire per la Russia a fini vaccinali, abbiamo cominciato a chiedere informazioni ai nostri partner in Russia se questa cosa fosse possibile dal punto di vista sia tecnico che delle regole. In questo momento, infatti, per motivi di turismo tra i due Paesi non si può viaggiare; i visti turistici sono sospesi sia da parte delle autorità italiane in Russia, sia da parte delle autorità russe in Italia. Abbiamo anche verificato se fosse possibile per noi proporre questo tipo di pacchetti ai nostri clienti e con i nostri legali lo abbiamo completamente superato perché, fino a prova contraria, ognuno è libero di curarsi dove meglio crede”, dice ancora.
“A noi – sottolinea – preme molto di più l’aspetto relativo alle restrizioni di viaggio perché come tour operator dobbiamo rispettare tutte le normative previste: siamo assicurati, abbiamo le licenze, il Fondo di garanzia previsto dalla legge, però non possiamo spostare persone di due Paesi che non lo permettono”.
“Di fatto – assicura – noi siamo pronti già domani, ci stiamo confrontando con le autorità consolari dei due paesi per sapere come muoversi in maniera corretta, rispettando le regole di ingresso, i visti, le quarantene e poi siamo davvero pronti perché, ripeto, abbiamo davvero tante tante richieste”.
“I turisti italiani vanno a caccia del vaccino russo, come ci dicono già al telefono, perché magari lo preferiscono ad alcuni disponibili in Italia”, ribadisce. “La maggior parte delle persone – ricorda – che si sono rivolte a noi sono coppie e persone singole, principalmente nella zona del Nord Italia e per il 60-70% le richieste arrivano dalle province di Bergamo e Brescia, a seguire Sardegna e Campania. Non mancano però anche gruppi di amici di 3-4 persone”.
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