Il presidente cinese Xi Jinping si è impegnato a stanziare 124 miliardi di dollari per la costruzione di una serie di infrastrutture di connessione tra Asia, Europa e Africa nella cosiddetta nuova via della seta. La decisione è stata annunciata a Pechino il 14 maggio nel corso di un incontro con i leader di 29 paesi.
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Presenti al summit il presidente russo Vladimir Putin, il primo ministro cambogiano Hun Sen e il presidente kazako Nursultan Nazarbayev. C’erano anche i leader di Spagna, Italia, Grecia e Ungheria.
L’iniziativa che si chiama “One belt, one road” è stata presentata per la prima volta nel 2013. L’idea è quella di costruire porti, autostrade, linee ferroviarie ad alta velocità, reti elettriche soprattutto in paesi in via di sviluppo.
“Dovremmo costruire una piattaforma di cooperazione e sostenere e far crescere un’economia mondiale aperta”, ha detto il presidente cinese. “La Cina ha intenzione di condividere questa esperienza di sviluppo con tutti i paesi. Non interferiremo con gli affari interni degli altri stati. Non esporteremo il nostro sistema di società e il nostro modello di sviluppo e non imporremo le nostre idee”.
Molti stati tra i quali Regno Unito, Stati Uniti e Pakistan hanno accolto con favore il progetto cinese, mentre altri hanno sollevato dubbi sul possibile tentativo di Pechino di estendere la sua influenza a livello mondiale.
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