Il 6 luglio la Russia si è opposta alla risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che condanna l’ultimo lancio di un missile da parte della Corea del Nord. A riferirlo è l’agenzia di stampa Reuters che cita una fonte diplomatica.
Il giorno precedente gli Stati Uniti avevano dichiarato che avrebbero proposto nuove sanzioni internazionali nei confronti della Corea del Nord, avvisando Mosca e Pechino che se non avessero sostenuto tale iniziativa avrebbero percorso anche da soli la strada dell’ulteriore isolamento di Pyongyang.
“Siamo pronti a usare la forza se necessario”, aveva dichiarato il 5 luglio l’ambasciatrice Haley. “Se volete essere amici della Corea del Nord, allora ponete il veto alla risoluzione”, aveva aggiunto la Haley.
La risoluzione avrebbe dovuto ricevere il consenso di tutti e 15 i membri del consiglio. Mosca ha giustificato la sua posizione sostenendo che il testo proposto dagli Stati Uniti definiva il missile come un ICBM, ossia come un missile balistico intercontinentale.
“Non possiamo confermare che l’arma possa essere qualificata come un ICBM”, ha dichiarato la missione diplomatica russa alle Nazioni Unite in un’email destinata ai loro colleghi del Consiglio di sicurezza.
Secondo il Cremlino, Pyongyang avrebbe lanciato un missile balistico a medio raggio. La Corea del Nord aveva invece annunciato che l’arma fosse proprio un missile intercontinentale e gli Stati Uniti hanno confermato la notizia.
La Corea del Nord è sotto regime di sanzioni internazionali dal 2006 a causa del suo programma nucleare e di quello missilistico. L’ambasciatrice statunitense alle Nazioni Unite, Nikki Haley, ha denunciato la mancata volontà da parte di Mosca di riconoscere che la Corea del Nord è ormai entrata a far parte dell’esclusivo club delle nazioni che posseggono un arsenale balistico strategico.
“Se avete bisogno di informazioni riservate per capire ciò che il resto del mondo riconosce con un missile intercontinentale, sarò felice di fornirvele”, ha dichiarato la Haley al Consiglio di sicurezza.
Il segretario alla Difesa degli Stati Uniti, James Mattis, ha dichiarato alla CNN che la capacità della Corea del Nord di lanciare missili balistici intercontinentali non avvicina necessariamente i due paesi alla guerra.
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