I direttori del Federal Bureau of Investigation e della National Secutiry Agency degli Stati Uniti riferiranno il 20 marzo sulle indagini del cosiddetto Russia-gate, lo scandalo che ha rivelato possibili legami tra la campagna presidenziale di Donald Trump e Mosca.
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James Comey dell’Fbi e l’ammiraglio Mike Rogers dell’Nsa sono stati convocati dal repubblicano Devin Nunes e dal democratico Adam Schiff, che guidano la commissione di inchiesta, per fornire la loro testimonianza sulle possibili intromissioni della Russia nelle elezioni presidenziali del novembre 2016.
La Russia nega le accuse. I due direttori non potranno rivelare molto sui dettagli delle indagini dato che la maggior parte delle informazioni è coperta da segreto. La vicenda, però, acuisce il contrasto tra Democratici e Repubblicani sulla gestione dei passaggi per chiarire le responsabilità.
Nel mese di febbraio Donald Trump ha già licenziato Michael Flynn, il principale consigliere per la sicurezza nazionale per non aver rivelato i suoi contatti con l’ambasciatore russo prima dell’inizio del suo mandato alla Casa Bianca.
Anche il Procuratore Generale Jeff Session era stato investito dallo scandalo e aveva deciso di dimettersi dopo le accuse di aver mentito sul suo incontro con Sergei Kislyak.
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