Nella mattinata di venerdì 18 dicembre inizia a New York il terzo vertice del Gruppo internazionale di supporto per la Siria – International Syria Support Group -, a cui partecipano diplomatici provenienti da 12 paesi.
Nelle due precedenti riunioni tenutesi a Vienna, in Austria, si è stabilito che a gennaio 2016 in Siria inizierà un cessate il fuoco, in contemporanea al vertice del primo del mese, mediato dalle Nazioni Unite, tra il presidente Bashar al-Assad e i gruppi ribelli che si oppongono al governo. Le trattative di pace dovranno portare a legittime elezioni, che dovranno essere programmate entro 18 mesi dall’interruzione del conflitto civile nel paese.
I punti irrisolti che verranno trattati durante l’incontro di New York saranno principalmente la scelta di quali gruppi di ribelli andranno considerati terroristi, la possibilità per Assad di correre o meno come candidato alle prossime elezioni libere siriane e l’ipotesi di supportare i gruppi di ribelli che si sono riuniti in Arabia saudita dall’8 al 10 dicembre per trovare i punti comuni in vista delle negoziazioni di pace di gennaio.
Al Gruppo internazionale di supporto appartengono paesi che hanno pareri discordanti sul futuro della Siria e soprattutto sul ruolo che dovrà avere l’attuale presidente Assad. Tra gli altri, presenziano all’incontro del 18 dicembre Russia, Stati Uniti, Turchia, Iran e Italia, che ha inviato il proprio ministro degli Esteri Paolo Gentiloni.
È probabile che i diplomatici durante questo vertice sottolineino l’importanza fondamentale di un cessate il fuoco dopo quasi cinque anni di conflitto in Siria per concentrare gli sforzi internazionali e locali contro l’Isis.
Al termine dell’incontro tra i rappresentanti dei 12 paesi all’Hotel Palace, la discussione verrà spostata al Palazzo di Vetro, la sede centrale delle Nazioni Unite, per far approvare il piano stabilito durante il vertice.
Il 15 dicembre, il segretario di Stato americano John Kerry aveva incontrato a Mosca il presidente russo Vladimir Putin e il ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov proprio per discutere della situazione siriana.
Russia e Stati Uniti si erano trovate d’accordo sulla necessità di un incontro il 18 dicembre con il Gruppo internazionale di supporto per la Siria per trovare gli ultimi punti in comune prima dell’inizio delle negoziazioni di pace di gennaio.