Il Venezuela, sprofondato in una gravissima crisi economica e detentore di un’inflazione da record, ritirerà dalla circolazione i 100 bolivar, la sua banconota di taglio più alto, che vale ormai circa due centesimi di euro.
Lo ha annunciato il presidente Nicolas Maduro, precisando che le banconote da 100 bolivar saranno ritirate mercoledì 14 dicembre 2016 e sostituite con una moneta. I cittadini avranno dieci giorni per cambiarle presso la banca centrale.
La mossa è volta a combattere il contrabbando delle banconote attraverso il confine tra Colombia e Venezuela, ma è ritenuta insensata dagli oppositori del presidente Maduro, considerato il responsabile della crisi del paese sudamericano.
Secondo i dati in possesso della banca centrale circolano nel paese circa sei miliardi di banconote da 100 bolivar, il 48 per cento di tutte le banconote e monete.
Giovedì le autorità immetteranno sul mercato sei nuove banconote e tre nuove monete. Il taglio più elevato sarà quello da 20mila bolivar, del valore di circa 4,50 euro.
Prima di annunciare il ritiro delle banconote da 100 bolivar, Maduro aveva detto che il crimine organizzato utilizza quegli stessi tagli per comprare beni sovvenzionati dal governo venezuelano e rivenderli in Colombia.
L’opposizione sottolinea che, sebbene il contrabbando sia un problema serio, la carenza di beni di prima necessità, come cibo e medicine, non è certamente ascrivibile solo a esso.
Leggi l'articolo originale su TPI.it