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    In Venezuela migliaia di persone in piazza per le manifestazioni pro e contro Maduro

    Gli oppositori chiedono la sua rimozione immediata, e lo accusano di essere il responsabile della crisi economica. I sostenitori accusano l'opposizione di colpo di stato

    Di TPI
    Pubblicato il 2 Set. 2016 alle 09:27 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 16:31

    Centinaia di migliaia di persone hanno sfilato per la capitale venezuelana, Caracas, in una manifestazione di protesta contro il presidente Nicolas Maduro.

    Gli oppositori chiedono la sua rimozione immediata, e lo accusano di essere il responsabile della crisi economica del paese, dell’inflazione e della criminalità. Accusano inoltre la commissione elettorale di aver ritardato il referendum chiesto per la sua destituzione. 

    I sostenitori di Maduro, riuniti in una contro-protesta, al contrario, accusano l’opposizione di voler attuare un colpo di stato. “La nazione ha trionfato. Volevano intimidire la gente, ma la gente è qui”, ha detto Maduro al contro raduno nel centro di Caracas.

    “Abbiamo sconfitto un tentativo di colpo di stato che ha cercato di colmare il Venezuela e Caracas di violenza, di morte,” ha detto lui. La polizia ha arrestato un certo numero di manifestanti. 

    I leader dell’opposizione hanno detto che la loro protesta aveva raccolto almeno un milione di persone, ma secondo il governo non si è raggiunta una tale cifra. 

    “Abbiamo dimostrato al mondo l’importanza del Venezuela e quanto questa voglia il cambiamento”, ha detto uno dei membri dell’opposizione, Jesus Torrealba.

    Il mandato di sei anni del presidente Maduro termina nel gennaio 2019. 

    Nei giorni scorsi alcuni politici dell’opposizione sono stati arrestati. La settimana scorsa, Daniel Ceballos del partito Popular Will, è tornato in prigione dopo aver trascorso un anno agli arresti domiciliari in attesa di processo contro l’accusa di ribellione. Era stato arrestato nel 2014 nel corso di una protesta antigovernativa. 

    Il ministero dell’Interno ha motivato la scelta dicendo che stava progettando di fuggire dagli arresti domiciliari per compiere atti di violenza durante la manifestazione. 

    L’opposizione spera che la marcia farà pressione sulle autorità elettorali affinché lancino la seconda petizione necessaria per indire il referendum nel più breve tempo possibile.

    Il tempismo è fondamentale, così come la data in cui si terrà il referendum: se dovesse essere indetto prima del 10 gennaio allora si terranno nuove elezioni. Se si terrà dopo tale data allora Maduro potrà arrivare fino alla scadenza naturale del suo mandato, nel 2019.  

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