Il leader dell’opposizione e capo dell’Assemblea nazionale Juan Guaido il 23 gennaio 2019 si è autoproclamato “presidente ad interim” del Venezuela, sfidando apertamente il capo di Stato Nicolas Maduro, che ha giurato solo alcuni giorni prima per altri sei anni come presidente dopo aver vinto le ultime elezioni.
In molti hanno contestato i risultati delle urne, accusando il governo di brogli. Guaido, “allievo” di Leopoldo Lopez storico oppositore di Maduro, aveva invitato i cittadini venezuelani a protestare contro il presidente nel giorno dell’anniversario del colpo di Stato contro il dittatore Jimenez.
Nella capitale Caracas sono scesi per strada anche i sostenitori del successore di Chavez e nel corso della giornata si sono registrati diversi scontri tra le forze dell’ordine e i manifestanti dell’opposizione.
“Oggi nella mia veste di presidente dell’Assemblea nazionale, invocando gli articoli della Costituzione (…) davanti a Dio onnipotente, giuro di assumere formalmente i poteri dell’esecutivo nazionale”, ha affermato Guaido, dichiarando di voler combattere contro l'”usurpazione” della presidenza di Nicolas Maduro, ritenuto un presidente “illeggittimo”.
Il presidente americano, Donald Trump, ha subito colto l’occasione per sferrare un duro colpo contro Maduro e ha riconosciuto il leader dell’opposizione venezuelana come presidente ad interim del paese.
Per tutta risposta, Maduro ha deciso di tagliare le relazioni diplomatiche con gli Stati Uniti dando 72 ore ai rappresentanti americani per lasciare il paese.
Chi appoggia Guaido e chi Maduro
Trump considera Maduro un presidente illegittimo e ha affermato che solo l’Assemblea nazionale è “il ramo legittimo del governo debitamente eletto dal popolo venezuelano”.
“Il popolo del Venezuela ha fatto sentire coraggiosamente la sua voce contro Maduro e il suo regime e ha chiesto libertà e Stato di diritto”, ha detto il presidente.
“Il popolo venezuelano ha già sofferto abbastanza la disastrosa dittatura di Maduro, al quale chiediamo di mettersi da parte in favore di un leader legittimo che riflette la volontà del popolo venezuelano”, è stato invece l’appello del segretario di Stato Pompeo.
“Gli Stati Uniti appoggiano Guaido nell’instaurare un governo di transizione mentre il Paese si prepara a elezioni libere e giuste”.
Il riconoscimento di Guaido come capo di Stato ad interim è giunto anche dall’Organizzazione degli Stati Americani (Oas), da Brasile, Colombia, Perù, Argentina e anche il Canada si è detto pronto a sostenerlo.
Il Messico del socialista Obrador ha invece espresso il suo appoggio per il governo di Maduro, insieme al governo boliviano.
Chi è Juan Guaido
Juan Gerardo Guaidó Márquez è nato a Caraballeda il 28 luglio 1983. Si è laureato in Scienza nel 2000, per poi conseguire la laurea in Ingegnere industriale nel 2007.
Sempre nel 2007 ha preso parte alle proteste in Venezuela del 2007 contro il referendum costituzionale promosso dall’allora presidente Chávez.
Durante l’università Guaidó è stato membro del consiglio del Centro studenti di ingegneria oltre ad essere stato rappresentante della Facoltà di Ingegneria.
In seguito ha proseguito la sua formazione studiando alla George Washington University e all’IESA.
È tra i membri fondatori del partito Volontà Popolare (Voluntad Popular) fondato nel 2014: è uno dei maggiori oppositori di Chávez e di Maduro poi. Nel 2015 Guaidó è stato eletto deputato dell’Assemblea Nazionale per lo stato di Vargas.
Nel dicembre 2018 viene eletto presidente dell’Assemblea Nazionale. È considerato il nuovo leader dell’opposizione ed è allievo di Leopoldo Lopez, storico e controverso oppositore di Maduro agli arresti domiciliari.