Manuel Rosales, uno dei leader dell’opposizione venezuelana, giovedì 15 ottobre 2015 è stato arrestato poco dopo essere atterrato a Maracaibo, in Venezuela, di ritorno da un esilio volontario durato sei anni.
Nel 2009 Rosales fuggì in Perù dopo che gli furono avanzate una serie di accuse di corruzione relative al periodo in cui era stato governatore dello stato di Zulia, nel nordovest del Venezuela, tra il 2000 e il 2008.
Rosales stava rientrando nel suo Paese in vista delle elezioni politiche del 6 dicembre. I venezuelani andranno alle urne per la prima volta da quando il presidente Nicolas Maduro è stato eletto nel 2013.
Attualmente il Venezuela si trova ad affrontare una grave crisi economica e l’opposizione attribuisce la colpa alle politiche socialiste di Chavez e del suo successore Maduro.
Non è la prima volta che un politico dell’opposizione viene arrestato nel Paese. Il mese scorso, il leader di spicco dell’opposizione Leopoldo Lopez è stato accusato di incitamento alla violenza durante le proteste nel 2014, in cui 43 persone rimasero uccise. È stato condannato a 13 anni e nove mesi di carcere.