Vegana trascina i vicini in tribunale per l’odore di pesce grigliato. Ma Facebook esplode: “Portate gli hotdog”
Una signora vegana di Perth, in Australia, ha citato i propri vicini in tribunale, ma ne è presto nata una protesta.
Tutti sanno che le scaramucce tra vicini sono all’ordine del giorno, ma stavolta sembrano essere sfuggite di mano.
Lo dimostra il caso di Cilla Carden, massaggiatrice australiana che ha trascinato i propri vicini in tribunale per l’odore di carne bruciata proveniente dalla casa accanto.
Cos’è successo
Carden si è confessata così sconvolta che ha deciso di citare in giudizio i suoi vicini al Tribunale Amministrativo e alla Corte Suprema.
La donna si è dichiarata furiosa anche per le cicche di sigarette che vengono lanciate nel suo giardino e per il frastuono dei bambini che giocano a pallone. “È devastante, caos allo stato puro, non posso riposarmi né dormire”.
Ma è l’odore di carne a disturbarla di più. “L’hanno messo lì apposta” ha spiegato in riferimento al barbecue, “perché non riesca a odorare altro che pesce. Non posso godermi il mio giardino, né uscire all’aperto”.
Tuttavia, il caso di Carden non solo è stato respinto dal tribunale, ma ha addirittura catturato l’attenzione internazionale.
L’evento Facebook: “Barbecue a casa sua”
Dopo che la notizia è diventata virale, un utente Facebook ha creato un evento (ad oggi cancellato) dal titolo “Barbecue pubblico per Cilla Carden”, in cui invitava i cittadini del luogo a un barbecue fuori dall’abitazione di Carden. In oltre 3000 hanno aderito all’evento in una manciata di ore.
“Non lasciare che Cilla distrugga la buona vecchia tradizione australiana, unisciti a noi per un barbecue in compagnia e aiuta Cilla Carden a infilzare del maiale con la sua forchetta. Portate panini. P.s. No vegani”.
Nel frattempo, l’avvocato della signora Carden ha indetto un’azione legale contro l’organizzatore dell’evento. Il legale ha aggiunto alla stampa: “La signora Carden non ha niente contro i carnivoni e non obietta ai barbecue”. Ma presto la sua voce si è fatta intimidatoria.
“Chiunque cerchi di introdursi nell’abitazione della signora Carden il 19 ottobre 2019 o in qualsiasi altro momento per organizzare suddetto evento verrà denunciato alla polizia per violazione di proprietà privata”.
Ma se il caso in tribunale non ha dato i frutti sperati, la battaglia sui social network è solo agli inizi.