Sonia e Anita sono due sorelle indiane di 12 e 6 anni, entrambe nate cieche in un villaggio rurale vicino alla città di Odissa, sulla costa orientale del Paese.
Con le nuove tecnologie, sarebbero bastati 300 dollari per farle operare e acquisire il dono della vista. Ma per i loro genitori, che guadagnano 17 centesimi al giorno lavorando in una piantagione di riso, la cifra è sempre stata inarrivabile.
Grazie all’intervento dell’organizzazione no-profit 20/20/20, che ha come obiettivo quello di far tornare la vista a chi vive sotto la soglia della povertà, oggi Sonia e Anita riescono a vedere.
Il video cattura i primi attimi in cui le sorelle prendono coscienza del loro nuovo senso. “Quando le hanno tolto le bende, Anita non riusciva a smettere di ripetere: mamma, riesco a vedere”, ha raccontato la madre delle sorelline.
L’organizzazione no-profit 20/20/20, che opera le persone bisognose a titolo gratuito, stima che 20 milioni di adulti e bambini potrebbero riacquisire la vista se soltanto qualcuno li aiutasse a finanziare l’intervento chirurgico, che oggi richiede soli 15 minuti.
Specialmente nei Paesi in via di sviluppo, la cecità è una condizione alienante, che rende impossible alla persona di essere produttiva all’interno del nucleo familiare.