C’è chi usa ancora per la propria attività commerciale un vecchio Commodore 64. E se “Commodore 64” non vi dice niente, probabilmente è perché si tratta di un vecchio computer approdato sul neonato mercato informatico nel 1982, quindi 34 anni fa, e ritirato nel 1994.
Una macchina con una RAM da 64 kilobytes che ci sembra preistorica, in un’epoca in cui ciascuno di noi possiede computer portatili, smartphone e tablet di ultima generazione; un’epoca in cui la vita media di questi apparecchi è brevissima perché in pochi anni diventano obsoleti; un’epoca in cui molti non resistono alla tentazione di correre a comprare l’ultimo modello non appena esce; un’epoca in cui i bambini imparano a usare uno smartphone prima ancora di imparare a pronunciare correttamente la parola “mamma”.
Ma esattamente in questa stessa epoca, un meccanico di Gandsk, in Polonia, non ha ancora mandato in pensione il suo C64C e da più di 25 anni lo usa per bilanciare l’alberomotore delle auto. I nostalgici della Commodore hanno scovato quello che possiamo ragionevolmente definire un reperto di rilevanza storica e lodano tanto il suo proprietario, a quanto pare non coinvolto dalla frenesia del consumismo di oggi, quanto la macchina stessa che dopo più di 25 anni di onorato servizio e una inondazione alle spalle continua a fare indefessamente il suo lavoro.