Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Esteri
  • Home » Esteri

    Vaticano, per la prima volta una donna dirigerà parte della Segreteria di Stato

    Francesca Di Giovanni, 67 anni, è stata nominata da Papa Francesco sotto-segretario della Sezione per i Rapporti con gli Stati, con il compito di seguire il settore multilaterale

    Di Carmelo Leo
    Pubblicato il 16 Gen. 2020 alle 10:05

    Vaticano, per la prima volta una donna dirigerà parte della Segreteria di Stato

    Non sarà una svolta storica, ma di certo l’ultima decisione di Papa Francesco in Vaticano testimonia una rinnovata apertura del Pontefice rispetto alla tradizione della Chiesa: per la prima volta, infatti, una donna è stata chiamata a dirigere una parte della Segreteria di Stato.

    Stiamo parlando di Francesca Di Giovanni, palermitana di 67 anni che lavora all’interno della Segreteria da quando ne aveva 40: da oggi sarà lei la nuova sotto-segretario della Sezione per i Rapporti con gli Stati, con particolare attenzione al settore multilaterale.

    Si tratta di una carica del tutto nuova, che non esisteva prima. In pratica Di Giovanni affiancherà l’altro sotto-segretario, il monsignore polacco Miroslaw Wachowski, che da oggi si occuperà esclusivamente della diplomazia bilaterale. La Segreteria di Stato del Vaticano, infatti, oltre ad assistere da vicino il Papa in ogni sua attività, si occupa di curare la politica estera della Santa Sede e i rapporti con gli Stati e le organizzazioni internazionali.

    Con lo sdoppiamento del ruolo di sotto-segretario, lo Stato Pontificio dimostra così di voler dare maggior peso alla diplomazia multilaterale in un periodo molto difficile per quanto riguarda i conflitti in atto in varie parti del mondo. Ma anche di guardare con più attenzione al mondo femminile, affidando incarichi dirigenziali come quello concesso a Francesca Di Giovanni.

    La nuova sotto-segretario, in un’intervista a Vatican News, nel ringraziare Papa Francesco ha dichiarato che si tratta di “una decisione innovativa che rappresenta un segno di attenzione nei confronti delle donne”, ma allo stesso tempo ci ha tenuto a precisare che “la responsabilità è legata al compito, più che al fatto di essere donna”. Palermitana, Di Giovanni è laureata in Giurisprudenza: ha completato la pratica notarile e ha lavorato al Centro internazionale dell’Opera di Maria (Movimento dei Focolari). Nel 1993 il suo ingresso nella Segreteria di Stato del Vaticano. Fino all’inedito e lusinghiero ruolo ottenuto in questi giorni.

    Leggi anche:
    Il Papa parla di centralità delle donne, ma nella Chiesa continuano a non contare nulla
    Pedofilia, svolta storica in Vaticano: Papa Francesco abolisce il segreto pontificio
    Vaticano, Ratzinger chiede di togliere la firma sul libro con Robert Sarah: “Ma il testo sul celibato è suo”
    Il Vaticano contro il gender: uomo e donna non sono una “scelta arbitraria”
    “Donne discriminate. Qui diamo fastidio”: le giornaliste del Vaticano si dimettono in blocco
    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version