Un unico vaccino per il Covid e l’influenza. Ci stanno già lavorando alcune della case farmaceutiche in prima linea nella produzione di sieri contro il Covid, come Moderna, Pfizer-BioNTech e Novavax. Per quanto riguarda quest’ultima, i dati delle sperimentazioni sul proprio vaccino sono incoraggianti, con un’efficacia del 90% su 30mila volontari. Così entro la fine dell’estate questo vaccino dovrebbe essere approvato in Europa e negli Stati Uniti.
Inoltre a 431 dei volontari che si sono sottoposti alla sperimentazione di Novavax, oltre al vaccino contro il Covid è stato somministrato dall’università di Londra anche quello per l’influenza. La doppia iniezione non ha fatto perdere la protezione contro il Covid, visto che gli anticorpi sono comunque alti. Aumentano di frequenza gli effetti collaterali, che comunque rimangono leggeri. Il 60% di chi si è sottoposto alla doppia immunizzazione ha un sintomo fra dolore al braccio, febbre e stanchezza, mentre tra chi si è immunizzato solo contro il Coronavirus la percentuale è del 46%.
Nella sperimentazione condotta da Novavax, per l’antinfluenzale è stato usato un vaccino tradizionale prodotto da Seqirus, branca della multinazionale australiana Csl. Se la casa farmaceutica dovesse ottenere il via libera dalle autorità regolatorie, la vaccinazione unica potrebbe arrivare da noi già il prossimo autunno.
Ci sono però ancora diverse incognite da chiarire, in primis la durata dell’immunizzazione contro il Covid, che dovrebbe essere di almeno un anno. Se così fosse, l’eventuale terza dose verrebbe somministrata da inizio 2022, mentre la campagna contro l’influenza viene fatta in autunno, in particolare a novembre. Dal 2022 inoltre potrebbero arrivare anche le coppie di vaccini contro Coronavirus e influenza prodotte con la tecnica dell’Rna, che in questi mesi difficili di pandemia ha dimostrato tutta la sua efficacia. La speranza è dunque quella di arrivare a produrre un vaccino a Rna contro l’influenza. Un siero che dovrà comunque superare tutte le sperimentazioni, e quindi di certo non sarà pronto per quest’autunno. Se ne parlerà nel 2022, e anche Moderna è pronta a partire per la realizzazione di questo nuovo vaccino antinfluenzale.
L’obiettivo è quello di ottenere un vaccino contro l’influenza con la tecnica dell’Rna più efficace di quelli attuali. Inoltre avere un unico vaccino anche contro il Covid sarebbe decisamente più comodo, in particolare quando verranno smantellati gli hub. A quel punto la palla passerà ai medici di famiglia o altri centri vaccinali come le farmacie, chiamate a somministrare sia l’iniezione contro l’influenza stagionale che quella contro il Covid, almeno alle persone più fragili.
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