Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Esteri
  • Home » Esteri

    C’è un vaccino capace di guarire il cancro: il nuovo approccio è una rivoluzione

    Di Giulia Angeletti
    Pubblicato il 10 Apr. 2019 alle 15:38 Aggiornato il 11 Set. 2019 alle 02:25

    Un nuovo approccio potrebbe rappresentare una vera e propria rivoluzione per quanto riguarda la cura del cancro. La soluzione potrebbe essere un semplice vaccino: questo, iniettato nel tumore per stimolare il sistema immunitario, riuscirebbe infatti a distruggere le cellule malate.

    Questa “tecnica” che potrebbe salvare la vita a milioni di persone è stata sperimentata a New York e, a quanto pare, è risultata efficace, come confermato anche dai ricercatori. Sono loro che hanno spiegato, più nel dettaglio, sia le nuove scoperte scientifiche che i vantaggi di questa terapia ancora in fase di sperimentazione.

    In sostanza, secondo quanto spiegato dagli esperti dell’ospedale di New York Mount Sinai, il nuovo approccio contro i tumori prevede che vengano iniettati degli stimolanti direttamente nel cancro al fine di “insegnare” al sistema immunitario come distruggerlo. Non solo: il sistema, a quel punto, diverrebbe in grado di annientare anche le altre cellule malate in giro per il corpo.

    Il vaccino “in situ”, così come è definito tecnicamente in medicina, ha finora ottenuto ottimi riscontri nei pazienti affetti da linfoma in stato avanzato e che hanno partecipato al test.

    Riscontri che hanno dato grande soddisfazione, inoltre, sono giunti anche per quanto riguarda pazienti con tumore al seno, alla testa e al collo.

    I cani possono “fiutare” i tumori nel sangue dell’uomo con una precisione pari al 97 per cento

    I ricercatori ed esperti che stanno studiando questa nuova tecnica ne hanno inoltre spiegato il funzionamento con precisione: se i primi stimolanti, in sostanza, richiamano tutte quelle cellule del sistema immunitario che rappresentano il “fronte” contro i tumori, i secondi si preoccupano di attivare questo fronte per distruggere la malignità.

    Alcuni degli 11 pazienti con linfoma che hanno effettuato i test clinici sono totalmente guariti nell’arco di un periodo di tempo che varia da pochi mesi a un anno. La sperimentazione prosegue e speriamo possa ottenere risultati sempre migliori.

    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version