Vaccini Indonesia: la campagna parte dai giovani
L’Indonesia, dopo l’autorizzazione all’uso di emergenza del vaccino anti-Covid messo a punto dall’azienda cinese Sinovac Biotech, il 13 gennaio ha iniziato una campagna di vaccinazione su larga scala contro il Coronavirus. Ma a differenza di molti altri Paesi – inclusa l’Italia – che hanno deciso di dare la priorità alla persone anziane, considerate più a rischio, l’Indonesia ha optato per partire dai giovani.
Come annunciato lo scorso dicembre dal Governo indonesiano, i primi a ricevere le dosi di vaccino, oltre agli operatori sanitari, saranno i cittadini di età compresa tra i 18 e i 59 anni. La decisione presa dal Paese ha sollevato parecchie perplessità, ma quali sono le motivazioni alla base di questa scelta? Come riporta Reuters, in parte la decisione è dovuta all’assenza di dati sufficienti dagli studi clinici sull’efficacia di CoronaVac sugli anziani.
Il consulente sanitario dell’Esecutivo indonesiano, il professor Amin Soebandrio, che ha consigliato al governo di iniziare la campagna di vaccinazione dai giovani, sostiene che dare priorità all’immunizzazione dei lavoratori, ovvero a coloro che stanno fuori casa durante il giorno per poi tornarci la sera, darà al Paese migliori possibilità di “ripotare i contagi sotto controllo” e “di ottenere l’immunità di gregge”.
“Vogliamo concentrarci inizialmente su coloro che potrebbero diffondere il virus perché girano di più per lavoro”, ha precisato il consulente sanitario dell’Esecutivo indonesiano. In risposta, il professor Robert Read, membro del comitato britannico per le vaccinazioni e l’immunizzazione (JCVI), ha elencato i motivi per i quali il Regno Unito non ha scelto di dare priorità ai giovani. “I giovani non contraggono una malattia così grave, e non siamo ancora stati in grado di dimostrare che i vaccini hanno un impatto nella trasmissione del coronavirus”, ha dichiarato Read.
Il presidente indonesiano, Joko Widodo, il primo a farsi iniettare il vaccino nel Paese, ha sottolineato che “vaccinarsi è importante per interrompere la catena di trasmissione del Covid-19, per proteggerci e dare sicurezza a tutti gli indonesiani, nonché per accelerare la ripresa economica”.
L’Indonesia, come dichiarato dal suo ministro della Salute, Budi Gunadi Sadikin, prevedere di riuscire a “vaccinare quasi 1,5 milioni di operatori sanitari entro febbraio, seguiti dai funzionari pubblici e dalla popolazione generale entro 15 mesi”.
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