Usa, Trump rompe il silenzio sul nuovo presidente della Camera: “Non trasformate un trionfo in una sconfitta”
Continuano le difficoltà del partito repubblicano, dopo il mancato trionfo alle elezioni di mid-term dello scorso novembre. Riuniti per la prima seduta del nuovo Congresso, i deputati della Camera dei rappresentanti non sono riusciti per la prima volta in un secolo a eleggere il proprio presidente.
Non solo: la candidatura di Kevin McCarthy, politico repubblicano di lungo corso, non è riuscita a farsi largo neanche nei due scrutini successivi, aprendo così una crisi senza precedenti tra i conservatori.
Alle 18 ora italiana la Camera tornerà a riunirsi e potrebbe tenere un altro scrutinio per eleggere la terza carica degli Stati Uniti, senza la quale non potranno prendere il via i lavori della camera bassa del parlamento.
A mancare all’appello sono i voti di 20 deputati che ieri si sono espressi contro la candidatura del 57enne californiano, da mesi bersaglio degli attacchi dall’ala destra del partito. La stessa che già nel 2015 costrinse alle dimissioni John Boehner, spingendo la leadership repubblicana ad affidarsi al giovane Paul Ryan, più vicino al cosiddetto “Tea Party”. Oggi il riferimento della destra meno incline ai compromessi è Donald Trump, che stamattina ha esortato i suoi compagni di partito a evitare una “sconfitta imbarazzante” e sostenere invece McCarthy.
“Kevin McCarthy farà un buon lavoro, e forse anche un GRANDE LAVORO – STATE A GUARDARE!”, ha scritto Trump in un messaggio sulla piattaforma social da lui fondata, Truth.
“Ieri sera si sono svolte alcune conversazioni davvero interessanti ed è giunto il momento per tutti i nostri GRANDI membri repubblicani della Camera di VOTARE PER KEVIN, CHIUDERE LA QUESTIONE, PRENDERSI LA VITTORIA E GUARDARE LA PAZZA NANCY PELOSI VOLARE A CASA VERSO UNA CALIFORNIA MOLTO DISASTRATA”, il messaggio di Trump, che ha fatto riferimento alla presidente della Camera del precedente Congresso, la democratica Nancy Pelosi.