Lo shutdown e il relativo braccio di ferro tra il presidente Donald Trump e la Camera colpiscono ancora: l’inquilino della Casa Bianca ha annullato il viaggio a Davos, in Svizzera, dei rappresentati della sua amministrazione e quello della speaker della Camera Nancy Pelosi in Afghanistan.
Gli Stati Uniti quindi non saranno presenti al Forum economico svizzero: alcuni giorni fa il presidente aveva già annunciato la cancellazione della sua partecipazione perché il governo non poteva sopportare i costi relativi alla sicurezza a causa dello shutdown e oggi, 18 gennaio 2019, arriva la notizia che nemmeno il ministro degli Esteri Mike Pompeo e quello del tesoro Steven Mnuchin saranno presenti.
Al di là della mancanza di fondi dovuto al blocco parziale delle attività amministrative negli Stati Uniti, dietro la cancellazione dei viaggi di Pompeo e Pelosi si nasconde un braccio di ferro tra il presidente e la speaker della Camera.
Il giorni prima infatti la Pelosi aveva chiesto a Trump di rimandare il suo discorso sullo stato dell’Unione a “data da destinarsi” per mancanza di fondi necessari a coprire le ingenti spese di sicurezza.
Richiesta che il presidente ha accettato, ma che non ha gradito. Da qui la “ripicca”: se non ci sarà un discorso sullo stato dell’Unione, nessuno lascerà gli Stati Uniti. Risultato: l’annullamento del viaggio di Nancy Pelosi in Afghanistan, così come in Belgio ed Egitto.
Shutdown – Nel lessico giornalistico l’espressione “shutdown” indica il blocco delle attività amministrative negli Stati Uniti: si verifica quando nel Congresso non c’è accordo sull’approvazione dei finanziamenti ai vari dipartimenti (paragonabili ai nostri ministeri) e quindi si ha una mancanza di fondi per le spese del Governo federale.
In questo caso lo shutdown è dovuto alla mancanza di un accordo sui fondi per la costruzione del Muro al confine con il Messico a cui il presidente Trump non ha intenzione di rinunciare, ma che la Camera a maggioranza Democratica non vuole concedergli.
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