Usa-Russia, oggi vertice a Istanbul dopo lo scambio di prigionieri. Il Cremlino: “Le relazioni non sono migliorate”
A Istanbul si è tenuto un nuovo incontro tra i diplomatici di Russia e Stati Uniti, dopo lo scambio di prigionieri avvenuto ieri. Secondo il viceministro degli Esteri russo, Sergei Ryabkov, la riunione riguarda le “questioni legate al lavoro delle ambasciate e a quelle che creano attriti nelle relazioni bilaterali”, ma non è ad alto livello. A vedersi, secondo Ryabkov, sono stati i “direttori dei dipartimento competenti dei rispettivi ministeri degli Esteri”. Un incontro tecnico, ha specificato il viceministro, che invita a non interpretarlo come un segnale per la ripresa dei colloqui sui “grandi temi”. Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa russa Tass, i diplomatici hanno affrontato “questioni difficili” che vanno dai visti, al personale nelle ambasciate e al lavoro delle rispettive istituzioni e agenzie. Dall’invasione dell’Ucraina il 24 febbraio scorso, l’incontro a più alto livello tra Washington e Mosca è stato quello tenuto il 14 novembre sempre a Istanbul tra i capi dei rispettivi servizi di intelligence, William Burns e Sergei Naryshkin. Nelle scorse settimane, la Russia si era poi ritirata dai colloqui previsti al Cairo per la ripresa delle ispezioni sugli armamenti nucleari. Mosca ha detto di essere stata costretta al passo indietro dalla reticenza di Washington di affrontare ai colloqui il tema più ampio della “stabilità strategica”.
Ieri ad Abu Dhabi è avvenuto lo scambio tra la cestista Brittney Griner e il trafficante d’armi Viktor But, il secondo dall’inizio della guerra in Ucraina. Già ad aprile il marine Trevor Reed, accusato di aver aggredito un agente di polizia, era stato scarcerato in cambio del pilota Konstantin Yaroshenko, condannato per traffico di cocaina. Secondo quanto dichiarato oggi dal Cremlino, lo scambio Griner-But non deve far supporre un miglioramento nelle relazioni tra i due paesi. “È sbagliato trarre conclusioni ipotetiche secondo cui questo potrebbe essere un passo verso il superamento della crisi che abbiamo attualmente nelle relazioni bilaterali”, ha detto il portavoce della presidenza russa, Dmitri Peskov, affermando che i colloqui “hanno riguardato esclusivamente” la liberazione dei due detenuti. “Le relazioni bilaterali continuano a rimanere in uno stato deplorevole”.