Secondo gli Stati Uniti, la Russia sostiene e persino fornisce armi ai Taliban. Lo ha detto il generale John Nicholson, il capo delle forze americane Usa in Afghanistan, in un’intervista alla Bbc.
Nicholson ha dichiarato di aver visto “attività destabilizzanti da parte dei russi” e ha aggiunto che armi russe sono state introdotte con il contrabbando in Afghanistan attraverso il confine con il Tagikistan.
Secondo il militare, Mosca “esagera in modo grossolano” il numero dei combattenti dell’Isis “per legittimare le azioni dei Taliban e fornire un certo grado di sostegno a loro”.
La Russia già in passato era stata accusata di supportare i Taliban, ma ha sempre smentito sottolineando che nessuna prova è mai stata fornita a riguardo.
“Sappiamo che i russi sono coinvolti”, dice il generale Nicholson, che ha speso la maggior parte della sua carriera in Afghanistan, a cominciare dal 2001.
Il militare ritiene che il coinvolgimento diretto di Mosca con i Taliban sia relativamente recente e sostiene che la Russia ha condotto una serie di operazioni antiterrorismo sul confine afghano con il Tagikistan.
“I russi portano con loro grandi quantità di equipaggiamento e poi ne lasciano un po indietro”, sottolinea Nicholson lasciando intendere che il materiale venga poi venduto illegalmente oltre confine e consegnato ai Taliban.
Le affermazioni di Nicholson, come evidenzia la Bbc, arrivano in un momento delicato nelle relazioni tra la Russia e le potenze della Nato.
Mosca è coinvolta nel duro scontro diplomatico con il Regno Unito per la vicenda del presunto avvelenamento dell’ex spia russa Sergej Skripal avvenuto in territorio britannico.
Nel frattempo la commissione intelligence del Congresso degli Stati Uniti ha pubblicato un rapporto in cui si conclude che la Russia ha tentato di influenzare le elezioni presidenziali americane del 2016.
Peraltro, il neo-eletto presidente russo, Vladimir Putin, ha nel suo omologo statunitense, Donald Trump, un alleato contro l’Europa (qui scopri perché).
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