Usa: il presidente Trump grazia il suo ex consigliere Steve Bannon
Nel suo ultimo giorno da presidente Usa, Donald Trump concede la grazia al suo ex consigliere Steve Bannon, il quale era accusato di truffa.
Bannon era stato arrestato a New York lo scorso 20 agosto insieme ad altre tre persone: Timothy Shea, Brian Kolfage (un veterano della guerra in Iraq) e Andrew Badolato, tutti accusati di aver organizzato una frode nell’ambito della campagna online di raccolta fondi denominata “We Build The Wall“, che aveva come scopo quello di finanziare la costruzione del controverso muro di separazione tra gli Stati Uniti e il Messico.
L’obiettivo del noto attivista di estrema destra, infatti, era quello di aiutare il leader della Casa Bianca a mantenere la promessa elettorale di costruire la barriera lungo il confine sud degli Usa.
Bannon e i suoi tre soci, scrivevano gli inquirenti di New York nell’incriminazione depositata alla Corte federale di Manhattan, “hanno truffato centinaia di migliaia di finanziatori capitalizzando sul loro interesse a finanziare la costruzione del muro al confine e sotto la falsa pretesa che i fondi sarebbero stati spesi per la costruzione”.
Secondo l’accusa, infatti, i fondi raccolti nella campagna sono stati utilizzati a scopi personali, per finanziare lo stile di vita degli organizzatori dell’iniziativa.
Oltre al guru della destra sovranista, Trump ha graziato altre 72 persone e commutato 70 sentenze. Tra coloro che hanno beneficiato del perdono del presidente statunitense, i rapper Lil Wayne e Kodak Black e l’ex sindaco di Detroit, Kwame Kilpatrick.
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