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    Usa, ha un nome la donna che accusa di tentato stupro il giudice della Corte Suprema Kavanaugh

    Credit: Afp

     È Christine Blakey Ford, 51 enne docente di psicologia clinica alla Palo Alto University, e ha raccontato la sua storia al Washington Post. Il tentativo di stupro, secondo la sua testimonianza, è avvenuto negli anni Ottanta durante una festa tra adolescenti in un'abitazione privata

    Di Marta Facchini
    Pubblicato il 17 Set. 2018 alle 07:49 Aggiornato il 11 Set. 2019 alle 23:40

    Ha un nome la donna che ha accusato Brett Kavanaugh – nominato lo scorso luglio dal presidente Donald Trump come giudice della Corte Suprema per sostituire il moderato repubblicano Anthony Kennedy – di averla molestata ai tempi del liceo. È Christine Blakey Ford, 51 enne docente di psicologia clinica alla Palo Alto University, e ha raccontato la sua storia al Washington Post.

    Christine Blakey Ford ha rivelato che un’estate all’inizio degli anni Ottanta, Kavanaugh insieme a un amico, entrambi ubriachi, la spinse in una camera da letto durante un party di adolescenti in un’abitazione privata. La donna ha spiegato che Kavanaugh, mentre il suo amico guardava, la costrinse a sdraiarsi sul letto e la palpeggiò, schiacciando il suo corpo sopra di lei e tentando goffamente di toglierle un costume da bagno intero e gli abiti che lo ricoprivano.

    Sempre secondo il racconto, le coprì la bocca con una mano quando lei cercò di urlare. “Ho pensato che poteva uccidermi inavvertitamente”, ha detto. La donna ha raccontato di essere riuscita a divincolarsi e di essere scappata dopo che anche l’amico di Kavanaugh, Mark Judge, saltò su di loro facendoli cadere a terra.

    L’episodio risale a quando Kavanaugh frequentava la Georgetown preparatori school.

    La donna che lo accusa, e che avrebbe inviato una lettera sull’episodio ai democratici, frequentava una scuola nelle vicinanze. Ford ha detto di non aver raccontato l’accaduto a nessuno fino al 2012, quando è entrata in terapia di coppia con suo marito e il Washington Post è entrato in possesso delle note della terapeuta, dalle quali traspare il racconto di Ford, seppur con qualche leggera contraddizione.

    Kavanaugh ha smentito in “modo categorico e inequivocabile queste accuse. “Non l’ho fatto né quando ero al liceo e né in qualunque altro momento”, ha dichiarato in una nota diffusa dalla Casa Bianca.

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