“Mi dispiace per il mio crimine malvagio. Non sono stata abbastanza forte per combattere questi demoni. Mi dispiace per averti deluso, mi dispiace di aver deluso i nostri bei ragazzi”. Inizialmente si è pensato a un incendio accidentale, ma le indagini hanno svelato la verità: una donna americana, Oreanna Myers (25 anni), gravemente depressa, ha ucciso i suoi 5 bambini di età compresa tra uno e sette anni per poi bruciare la casa dove vivevano e suicidarsi. Prima del drammatico gesto che ha scosso gli Stati Uniti, Oreanna Myers ha lasciato un biglietto al coniuge, in cui ha spiegato di non essere in grado di sconfiggere i suoi ‘demoni.
Un gesto causato dalla depressione, ha spiegato in una conferenza stampa lo sceriffo Bruce Sloan. I bambini avevano uno, due e tre anni – i figlio biologici – mentre i due figliastri ne avevano sei e sette. Inizialmente si pensava ad un incendio accidentale, dopo che l’8 dicembre un vicino chiamò la polizia per le fiamme che avvolgevano l’abitazione. Invece la polizia ha scoperto che accanto alla donna c’era l’arma di quello che ora appare chiaramente come un omicidio-suicidio: un fucile non automatico, che ha dovuto quindi ricaricare prima di ogni colpo mortale.
La donna si era lamentata per l’assenza del marito, Brian Bumgarner, che dormiva temporaneamente dal padre per motivi di lavoro. L’uomo aveva deciso di dormire temporaneamente dal padre per motivi di lavoro a causa dell’impossibilità di poter utilizzare l’unica autovettura familiare in riparazione e la necessità di arrivare puntuale sul posto di lavoro: “Se scegli il denaro invece della mia depressione – gli ha scritto Oreanna – dimostri che non valgo niente. A nessuno importa di me? I soldi vanno e vengono, una volta che me ne vado non c’è modo di sostituirmi. Chiedo e grido aiuto ma non lo ottengo mai”.
Le immagini a circuito chiuso registrate dalle telecamere a bordo dello scuolabus, che portava a casa due dei cinque piccoli, hanno mostrato i bimbi scendere alla fermata vicino all’abitazione e chiedere alla mamma perché avesse la linea rossa sul viso. Quando hanno chiesto se sanguinasse, la donna ha risposto loro che l’aveva disegnata lei stessa. Un’ora dopo la tragedia. Il coniuge ha trovato la forza per ricordare pubblicamente i sogni dei figli e lanciare un appello affinché i familiari di chiunque soffra di depressione o esprima pensieri suicidi cerchino immediatamente di prestare aiuto.